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Valcamònica.

Valle (80 km) della Lombardia, percorsa dal fiume Oglio. Si estende a monte del Lago d'Iseo, in direzione Nord-Est/Sud-Ovest e si suddivide in tre parti: inferiore (dal Lago d'Iseo a Breno), coperta di viti e castagni e intensamente coltivata, mediana (fino a Edolo) e superiore, caratterizzata da paesaggio alpino, con abeti e pascoli. Centri principali: Lovere, Darfo, Edolo. • Econ. - Assai diffusi sono l'allevamento e la lavorazione del legname, mentre di scarso rilievo è l'agricoltura (vite, segale, orzo, frutta). Le industrie più importanti sono collegate alla lavorazione del ferro; di rilievo lo sfruttamento delle acque per la produzione di energia idroelettrica. • St. - Già territorio romano (dal 16 a.C.), la regione Camuna fu infeudata da Carlo Magno ai monaci di Tours (IX sec.) che, poi, la cedettero al vescovo di Brescia. Nel 1164 ottenne da Federico Barbarossa una certa autonomia che durò fin quando la valle non passò agli Scaligeri (1317). Possesso dei Visconti dal 1337 al 1427 (con la breve parentesi degli anni 1407-19, quando fu dominio di Pandolfo III Malatesta), la V. passò a Venezia, alla quale rimase fino alla caduta della Repubblica (1797). Ricompresa nella Repubblica Cisalpina, fu suddivisa in tre parti, salvo essere, poi, unita nel 1798 alla Valtellina e nel 1801 a Bergamo. Nel 1815 fu annessa al Regno lombardo-veneto, finché nel 1859 non entrò a far parte al Regno d'Italia. • Arte - In numerose località della V. (Capo di Ponte, Cemmo, ecc.) sono state rinvenute testimonianze della civiltà preistorica camuna, costituite da quasi 200.000 figure incise su roccia. Sulla base delle incisioni, che rappresentano il più importante ciclo di arte rupestre della preistoria in Europa, si è ricostruita la storia delle popolazioni che si avvicendarono dall'Epipaleolitico alla conquista romana.