Patol. - Processo infiammatorio acuto o cronico della
vagina, altrimenti detto
colpite, caratterizzato dall'aumento della
secrezione vaginale e dall'alterazione della composizione chimica e delle
caratteristiche fisiche dell'essudato, spesso accompagnati da dolore. Le
v. si distinguono in
primitive, con sede iniziale nella vagina, e
secondarie, derivanti da infiammazioni dei tessuti o degli organi vicini
o da patologie sistemiche. A seconda del tipo di alterazione provocata, esse
vengono classificate in
purulente o
granulomatose,
enfisematose o
ulcerose. La
v.
desquamativa
purulenta, provocata da gonococchi,
Bacterium coli,
Trichomonas
vaginalis, da alcuni funghi (
Monilia,
Leptothrix), da agenti
chimici o termici, nonché da stimoli meccanici prolungati, si manifesta
con arrossamento e turgore della mucosa, seguita dalla formazione di un muco
purulento. La
v.
enfisematosa, piuttosto rara e di solito
spontaneamente guaribile in poco tempo, è indotta da bacilli gasogeni e
può insorgere in gravidanza o su una
v. cronica già in
atto. Si manifesta con la formazione, nell'ambito del connettivo, di vescicole
piene di gas rivestite da una mucosa cianotica e contornate da un alone rosso.
Le
v.
ulcerose, di cui quelle più gravi sono le
v.
pseudomembranose, sono provocate dal bacillo di Ducrey e si
riscontrano frequentemente nel corso di malattie infettive sistemiche quali tifo
e scarlattina. Le forme croniche rappresentano l'evoluzione delle forme acute,
oppure sono dovute a modificazioni del quadro ormonale. Tra queste la più
nota è la
v.
senile, indotta dalla diminuzione della
funzionalità ovarica e caratterizzata da piccole perdite emorragiche in
seguito alla formazione di deperimento e fragilità dei vasi. Oltre a
questa sono note la
v.
nodulare, caratterizzata dalla presenza di
piccoli rilievi sulla superficie della mucosa, la
v.
papillare e
quella
cistica. Il trattamento di queste infiammazioni è sempre
causale. • Veter. -
V.
granulosa dei bovini: malattia
infettiva e contagiosa acuta, subacuta o cronica che si manifesta sotto forma di
infiammazione catarrale, a volte purulenta, della mucosa vaginale accompagnata
dalla formazione di piccoli e numerosi noduli miliari. Tale infezione è
sostenuta da streptococchi, i quali si insediano nella mucosa (una volta che
questa è già stata attaccata da
Trichomonas foetus e dal
virus dell'esantema coitale) rendendo difficoltoso l'accoppiamento. La malattia,
solitamente propagata dal toro o da lettiere infette, richiede l'isolamento
degli animali infetti e cure topiche e generali tempestive al fine di evitare
l'induzione della sterilità.