Patol. - Contrazione involontaria della muscolatura
vulvare, vaginale e perineale e, talvolta, dei muscoli adduttori della coscia,
che rende dolorosa o impossibile la penetrazione. Il fenomeno, che si verifica
solitamente nella fase di eccitazione precedente il rapporto sessuale, è
di origine psicogena (
v.
primario) e come tale è da
ricercarsi in un ambito di motivazioni inconsapevoli di rifiuto, dovute a
conflitti infantili irrisolti con i genitori o a un'educazione di tipo rigido
che ha causato un'inibizione nei confronti del sesso o ancora a eventi
traumatici legati a pregresse esperienze sessuali, che si esprimono a livello
somatico. Spesso queste cause sono supportate da un circolo vizioso di ansia
(come l'ansia di prestazione), per cui la paura che l'episodio negativo si
ripeta impedisce alla donna di rilassarsi e quindi di provare piacere durante il
rapporto. Soltanto di rado il
v. è dovuto a cause organiche quali
malformazioni, infiammazioni locali o traumi chirurgici o accidentali. In questo
caso il blocco muscolare (
v.
secondario) ha luogo dopo una fase
più o meno prolungata dell'attività sessuale. Il
v. non
è associabile a nessuna particolare fase del ciclo sessuale e può
verificarsi anche in presenza di un intenso desiderio sessuale, non escludendo
la possibilità dell'orgasmo.