Ventiduesima lettera dell'alfabeto italiano. Fino al XVI sec.
variante di scrittura della
U, con la quale ha condiviso il nome per tre
secoli ancora (V. U), la
v si origina dalla
sesta lettera dell'alfabeto fenicio, passata, poi, nel greco come
v e
modificatasi nella pronuncia ionico-attica in
ü. I Romani la
trassero dal dialetto di Cuma, attribuendole il valore di
u; nel
contempo, a livello grafico, si diffuse la variante arrotondata
U, che,
infine, divenne, nel tardo Medioevo, la forma costante della lettera
v
come minuscola interna o finale di parola. Nella pronuncia, accanto all'
u
vocale, nacque, poi, una
u semiconsonante, che tale rimase dopo velare ma
che tra vocali (ad esempio,
cave) o in principio di parola davanti a
vocale (
vivere) assunse il suono della
v italiana. In definitiva,
quindi, per circa 15 secoli, l'alfabeto latino utilizzò una sola lettera
(seppur nelle due varianti
u e
v) per rappresentare tre suoni
differenti. Fu con E.A. Nebrija in Spagna (1492) e con G.G. Trissino in Italia
(1524) che fu introdotta la distinzione funzionale tra la grafia
u e la
grafia
v; tale distinzione entrò in uso nel XVII sec. in tutte le
lingue che adoperavano l'alfabeto latino. ║
A V: locuzione
aggettivale impiegata per definire la forma divergente di un particolare
oggetto:
scollatura a V. ║ Abbreviazione di
vedi o
vedasi, di
verbo, di
verso, di
voce. ║ Nella
numerazione romana, segno utilizzato per indicare il
cinque. Con sopra
una linea orizzontale significava
5.
000. • Fon. - In
italiano la lettera
v esprime un unico fonema, precisamente la consonante
labiodentale spirante sonora. Può essere di grado tenue (
bevi) o
rafforzato (
bevvi), se situata tra due vocali o tra una vocale e una
consonante liquida; in tutti gli altri casi è, invece, di grado medio
(
invito). La
v si pone come la continuazione della
v
latina, mentre la
v doppia deriva, in genere, dai gruppi consonantici
dv o
bv per assimilazione (
avvocato, dal latino
advocatus). A volte, dopo una
u o una
o atona in iato, si
è avuta l'epentesi della
v (
Padova, dal latino
Padua). • Aer. -
V longitudinale: angolo ottuso costituito
dalla corda media dell'ala con la direzione della corda media dell'impennaggio.
║
V orizzontale: angolo formato dalle due semiali di un velivolo.
║
V trasversale: angolo ottuso formato dalle due semiali di un
velivolo. • Chim. - Simbolo del
vanadio. • Fis. - Simbolo del
potenziale elettrico e della sua unità di misura (
volt). ║
Simbolo del
volume (se maiuscola) o del
volume specifico (se
minuscola). ║ Simbolo della
velocità. • Geom. -
Simbolo di una delle due variabili utilizzate per rappresentare parametricamente
una superficie. • Log. - Simbolo del
valore di verità vero.
• Mar. - Nel codice internazionale, alla lettera
V corrisponde una
bandiera di forma rettangolare e di colore bianco (con due strisce rosse
disposte diagonalmente) che, se alzata da sola, serve a richiedere aiuto.
• Mat. - Simbolo del modulo di un vettore o del vettore stesso.