(dal latino
virgula, der. di
virga: verga). Segno di punteggiatura che indica pausa debole all'interno
del discorso. ║
Non modificare,
non cancellare,
non
togliere neanche una v.: lasciare intatto uno scritto; anche in senso
figurato: non cambiare nulla. ║
Punto e v.: segno di punteggiatura
caratterizzato da una
v. sormontata da un punto e indicante una pausa nel
discorso più lunga della semplice
v., ma più breve rispetto
al punto. • Abbigl. - In sartoria, il filo che segue il bordo di un
occhiello sotto i punti e che serve a dare maggiore solidità
all'occhiello medesimo. • Batter. -
Vacillo v.: altro nome del
vibrione del colera (V.). • Inf. -
V.
mobile: particolare metodo di rappresentazione dei numeri
decimali in cui un dato numero
n è individuato da una relazione
del tipo
n = xby, ove
x e
y sono due gruppi di
cifre di estensione prefissata (detti
mantissa ed
esponente) e
b la base del sistema impiegato. • Mat. - Segno utilizzato per
separare la parte intera di un numero dalla sua parte decimale. Nei Paesi
anglosassoni, la virgola separa, invece, le migliaia, mentre per i decimali si
usa il punto. • Mus. - Segno impiegato nei secc. XVII e XVIII a scopo di
ornamentazione melodica.