Romanzo breve di E. Hemingway,
pubblicato nel 1952. Narra la vicenda di un vecchio pescatore cubano, Santiago,
che durante una lunga partita di pesca nelle acque solcate dalla Corrente del
Golfo si ritrova solo a lottare contro un gigantesco marlin. Domato il grosso
pesce, sulla rotta del ritorno a casa incontra un banco di pescecani che,
nonostante i suoi sforzi, riescono a divorare la sua preda lasciandone solo la
carcassa. Stremato, il vecchio rientra a casa e, incurante dello stupore e
dell'ammirazione degli abitanti del suo villaggio per le dimensioni della
carcassa ancora attaccata alla sua barca, si ritira nella sua capanna perdendosi
nostalgicamente in pensieri che lo riportano al suo passato. Parabola
sull'eterna lotta tra Uomo e Natura (alla quale sono opponibili solamente
tenacia e fiducia), il romanzo, nonostante la difficoltà di
rappresentazione determinata dalle lunghe digressioni operate dalla mente del
protagonista, venne portato su grande schermo nel 1958 in un film diretto da J.
Sturges e interpretato con umanità e grande coinvolgimento da S.
Tracy.