Stats Tweet

Vàttimo, Gianni.

Filosofo italiano. Laureatosi in Filosoafia all'università di Torino, fu professore di Estetica e quindi di Filosofia teoretica nello stesso ateneo. È inoltre collaboratore di vari periodici. V. si è inserito nel solco dell'ermeneutica filosofica contemporanea, di cui ha ricercato i presupposti storici e teorici. Sono stati oggetti di studio da parte di V. il maestro H.G. Gadamer, M. Heidegger, F. Nietzsche, F. Schleiermacher. Aspetti caratterizzanti della riflessione filosofica di V. sono la visione della condizione umana all'insegna della storicità e della finitezza e l'importanza fondamentale attribuita al linguaggio e all'interpretazione. Notevole risonanza ha avuto, dai primi anni Ottanta, la prospettiva del pensiero debole, i cui capisaldi sono costituiti dal rifiuto di ogni fondazione metafisica e dalla relativizzazione di ogni teoria filosofica e politica che si proponga con carattere di definitività. Tra i suoi scritti, si ricordano: Il concetto di fare in Aristotele (1961), Poesia e ontologia (1967), Il soggetto e la maschera (1974), Il pensiero debole (1983), Essere, storia e linguaggio in Heidegger 1963 (1989), Etica dell'interpretazione (1989), Vocazione e responsabilità del filosofo (2000), Lezioni americane (2002). Impegnato politicamente tra le file dei DS, nel giugno 1999 venne eletto membro del Parlamento europeo (n. Torino 1936).