Dispositivo, a comando diretto o automatico, che
serve a regolare il passaggio di un fluido in una conduttura. ║
Dispositivo utilizzato in passato negli apparecchi radiofonici e televisivi per
amplificare e modificare opportunamente le radioonde. ║ Fig. -
V.
di sicurezza o
di sfogo: mezzo o espediente che consenta
lo sfogo controllato di tendenze o tensioni (in genere di carattere sociale o
psicologico) che, se represse, potrebbero provocare conseguenze dannose per i
singoli individui o per la collettività. • Mus. - Negli strumenti
musicali, congegno che regola l'immissione dell'aria nei tubi degli organi.
Negli organi pneumatici, la
v. viene chiusa o aperta dall'aria, mentre in
quelli meccanici è tenuta chiusa da una molla e si apre tramite una leva.
Nei moderni organi elettrici l'aria è immessa direttamente nei tubi senza
l'utilizzo delle
v. • Anat. - Formazione membranosa o muscolosa
che, posta all'interno di un organo cavo, permette il passaggio del liquido in
esso contenuto (sangue, materiale alimentare, aria, ecc.) in una solo direzione.
• Elettron. - Dispositivo, utilizzato in passato, in grado di comandare
l'intensità o il verso di una corrente elettrica; in particolare,
sinonimo di diodo termoelettronico; per estensione, indica attualmente tutti gli
apparecchi che usano ancora quella tecnologia. Nei convertitori per alta e
altissima tensione, la complessa apparecchiatura predisposta al controllo di una
fase. • Tecn. - Dispositivo di chiusura o di regolazione posto sul
percorso di una corrente fluida, per regolarne la portata o la pressione. La
v. è schematicamente costituita da: un
involucro contenente
gli altri organi, dotato di bocche di entrata e di uscita; una superficie sulla
quale appoggia l'organo otturatore, detta
sede, ricavata nel corpo o
riportata; un elemento mobile preposto alla regolazione o all'interruzione del
flusso della corrente, detto
otturatore. Le
v. possono essere
suddivise in due categorie:
v.
a comando diretto, manuale o
meccanico, in cui il movimento dell'otturatore avviene mediante una leva o un
qualsiasi organo di macchina che agisce sull'estremità libera
dell'otturatore stesso;
v.
automatiche, che si azionano
automaticamente quando una determinata grandezza, preposta come parametro di
controllo del sistema, raggiunge un valore prestabilito. Le
v. possono
essere classificate anche in base ad altri criteri, quali la natura del fluido
(acqua, vapore, olio, ecc.), della pressione di esercizio, della funzione
(
v.
di sicurezza,
di scarico,
di sfiato, ecc.) o
dell'impiego (
v.
per tubazioni,
per turbine idrauliche,
ecc.). Le
v. a comando diretto, inoltre, possono essere ulteriormente
suddivise, in base al tipo di otturatore impiegato, in due categorie:
v.
a spostamento traslatorio, nelle quali l'otturatore trasla nel
corpo della
v. fino a portarsi a contatto con la sede, e
v.
rotative, nelle quali l'otturatore, dotato di un foro, ruota all'interno
della propria sede, in modo da allineare il foro stesso con le bocche di entrata
e di uscita in fase di apertura. Tali categorie vengono distinte, poi, in base
alle specifiche caratteristiche costruttive dell'otturatore; si hanno,
così, per quanto riguarda la prima categoria,
v.
a sede
piana,
a sede conica,
a spillo,
a fungo,
a
saracinesca,
a pistone, ecc., a
v.
a maschio conico,
a maschio cilindrico,
a sfera,
a farfalla, ecc., per quanto
riguarda le
v. rotative. ║
V.
per comandi oleodinamici
o
pneumatici:
v. utilizzate per regolare la pressione o la
portata di correnti di olio o di gas. Sono usualmente del tipo rotativo o a sede
conica; tra le più utilizzate sono le
v.
a più vie,
con il compito di consentire il transito o l'arresto, o di variare la direzione
di una corrente. Prende il nome di
v.
differenziale quella che
comanda indirettamente l'inversione del movimento di un servomotore. ║
V.
per compressori:
v. automatiche utilizzate nei
compressori alternativi, azionate grazie alla differenza di pressione che si
genera tra le due facce del disco. ║
V.
per impianti
idroelettrici:
v. utilizzate nelle turbine idrauliche per regolare la
portata della corrente, in genere di dimensioni rilevanti a causa delle grandi
potenze in gioco, azionate mediante servomotori. ║
V.
per
macchine a vapore:
v. utilizzate nelle motrici a vapore, ormai solo
di interesse storico. ║
V.
per motori a combustione interna a
quattro tempi:
v. a comando diretto utilizzate nella distribuzione
dei motori a combustione interna, dette
v.
a fungo. Le
v. a
fungo sono costituite da uno stelo e dalla testa a fungo, posta nella sede
conica ricavata nel cilindro; si aprono all'interno del cilindro e sono
comandate da un albero di distribuzione (o
albero degli eccentrici o
albero a camme), dotato di organi in grado di trasformare il moto
rotatorio dell'albero stesso in moto alternativo, detti
eccentrici, in
numero pari a quello delle
v. Il ritorno delle
v. alla loro sede
avviene automaticamente, per mezzo di molle, appena cessa l'azione
dell'eccentrico. Le
v. possono essere disposte in testa al cilindro
(
v.
in testa) o lateralmente rispetto ad esso (
v.
laterali): nel primo caso anche l'albero a camme è disposto in testa,
mentre nel secondo caso è posto in basso, e comanda le
v. tramite
una punteria che agisce sullo stelo. ║
V.
per tubazioni:
v. impiegate nelle tubazioni di piccole e medie dimensioni, del genere a
saracinesca, se utilizzate solo per l'apertura o la chiusura di un determinato
condotto (
v.
di intercettazione), o a piatto, se utilizzate in
presenza di pressioni elevate o per effettuare anche una regolazione sulla
portata della corrente.