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Rùstico di Filippo.

Poeta italiano. Fu di parte ghibellina. Francesco di Barberino lo pone, nel commento ai Documenti d'amore, tra i poeti giocosi che hanno vituperato le donne, e dovette godere di buona considerazione tra i dotti del tempo se Brunetto Latini gli dedicò il Favolello, con parole di grande stima. Il suo Canzoniere raccoglie una trentina di sonetti d'ispirazione guittoniana e una trentina di gusto realistico, testimoniando la parità di interesse che il Filippi attribuiva alle due diverse esercitazioni. La parte più interessante è senza dubbio la parte burlesca, in cui il poeta tratteggia con mano veloce dei caratteri popolari, delle macchiette, una galleria di tipi considerati insomma quali portatori di un caratteristico difetto dell'umanità o piccoli attori di un divertente scenario popolaresco. La lingua usata è semplice e dolce, poiché egli scelse con cura scrupolosa i vocaboli della parlata dialettale o domestica, e quindi ben si adatta a descrivere quel particolare ambiente sociale. Di un certo interesse infine le rime amorose, in cui però la ricerca della perfezione stilistica si risolve spesso, pur nell'eleganza dei versi, in soluzioni formalmente pesanti, arcaiche in alcune loro parti (Firenze 1235 circa - 1294 circa).