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Rùggine.

(dal latino aerugo, der. di aes: rame). Chim. - Ossido idrato di ferro che si forma per ossidazione del ferro in presenza di acqua e di ossigeno. Il processo di arrugginimento, che viene accelerato dalla presenza di anidride solforosa e nebbie saline, è continuo nel tempo e può determinare la completa disgregazione dell'oggetto arrugginito; in campo industriale, è pertanto necessario proteggere le strutture in ferro con apposite pitture protettive. • Bot. - Mele, pere r.: varietà di mele e di pere con la buccia color r. ║ Erba r.: piccola felce le cui foglie, nella parte inferiore, sono ricoperte da una fitta peluria color r. • Agr. - In fitopatologia, si indicano con il nome r. malattie prodotte da diversi funghi parassiti dell'ordine uredinali, classe basidiomiceti. A differenza degli altri ordini della stessa classe, nell'ordine uredinali i basidi nascono direttamente dalle spore di resistenza, dette teleutospore. Pur appartenendo a famiglie e generi differenti, tutte le r. hanno come carattere comune la creazione, sulle piante ospiti, di pustole che rilasciano spore sotto forma di polvere; il loro micelio è formato da ife, da cui partono brevi rami che, penetrando nelle cellule dell'ospite, gli sottraggono via via le sostanze nutritive. Il ciclo di sviluppo delle r. è caratterizzato dalla presenza di diverse forme di fruttificazione, che si succedono l'una all'altra, vale a dire: picnidi, ecidi (spesso rivestiti da involucro membranoso di colore giallo arancio), uredosori (spore unicellulari non catenulate, di colore giallo rugginoso), teleutosori (teleutospore, di colore bruno nero), basidiospore. Tali forme di fruttificazione non sono sempre presenti in tutte le r. Le r. intaccano diversi vegetali e sono particolarmente difficili da combattere in quanto, spesso, all'interno di una medesima specie, sono presenti forme specializzate, in grado di attaccare tipi di piante fra loro diverse. In base alle fruttificazioni teleutosporiche, fra le r. si distinguono le seguenti famiglie: Cronartiacee (teleutospore unicellulari sessili, riunite in sori colonnari), fra cui Cronartium asclepiadeum, che colpisce la corteccia del pino; Coleosporiacee (teleutospore unicellulari riunite in formazioni crostose), fra cui Coleosporium senecionis, che colpisce gli aghi di pino; Melampsoracee (teleutospore unicellulari riunite in formazioni crostose), fra cui Melampsora pinitorqua, che colpisce i rami di pino; Pucciniacee (teleutospore peduncolate uni-pluricellulari, libere o raggruppate), fra cui: Hemileia vastatrix, pericoloso parassita del caffè; Uromyces appendiculatus, parassita del fagiolo, poco dannoso. Al genere Puccinia (teleutospore bicellulari), che è il più importante delle Uredinali, appartengono varie specie, parassite dei cereali. Tre di esse attaccano il grano: la Puccinia striiformis, che necessita di temperature di 15-20 °C e si sviluppa in Italia fra marzo e aprile; la Puccinia recondita, che necessita di temperature fra 15-25 °C e si sviluppa in Italia fra aprile e metà maggio; la Puccinia graminis, la più pericolosa, che si sviluppa nel periodo di fioritura e maturazione dei cariossidi e può portare alla perdita di tutto il raccolto; essa produce uredosori con uredospore di color bruno r. e teleutospore sotto forma di polvere nerastra. Tale r. attacca anche l'avena, la segale e altre Graminacee e riunisce diverse forme, ognuna delle quali è in grado di infettare solo un gruppo di specie. La lotta contro queste r. è particolarmente difficile e anche la creazione di razze resistenti al parassita non è sufficiente, dal momento che esso può originare per mutazione la comparsa di nuove forme biologiche. La lotta chimica fa uso di anticrittogamici. ║ R. bianca: nome improprio della malattia prodotta dal fungo Albugo candida, parassita di Crocifere e Capparidacee, in cui genera la formazione di pustole che liberano polvere biancastra.