Divinità indiana di epoca vedica, ma con
ogni probabilità di origine prearia e solo in un secondo tempo inclusa
tra le divinità dei conquistatori indo-ari. Secondo l'etimologia, il nome
R. significa il rosso e indica, nel Rigveda, la figura di un dio
distruttore, terribile signore della tempesta e delle montagne, che diffonde
pestilenze tra uomini e animali. Tuttavia, se opportunamente venerata, anche
questa divinità può essere apportatrice di bene per l'uomo: nel
suo aspetto benefico,
R. è anche chiamato, in funzione
apotropaica,
pas'upati: protettore delle greggi;
s'ambhu: colui
che porta la salute;
s'iva: colui che è amico. Nel progressivo
passaggio dalla religiosità vedica alla fase classica dell'Induismo
brahmanico, quest'ultimo aspetto di
R. emerse come nucleo centrale nella
costituzione di un'entità schiettamente indoaria, il dio
S'iva
(V.) appunto, di cui
R. passò a
rappresentare solo una delle possibili manifestazioni, cioè quella del
fuoco distruttore.