Fisico italiano. Laureatosi alla Normale
di Pisa, nel 1958 si trasferì alla Columbia University di New York.
Tornato in Europa nel 1959, entrò a far parte del CERN di Ginevra in
qualità di ricercatore. Docente di Fisica presso l'università
americana di Harvard dal 1971 al 1988, dal 1990 al 1993 diresse il CERN per
conto del quale collaborò alla modificazione del superprotosincrotone che
venne convertito in un anello di collisione per protoni e antiprotoni. Nel 1984
fu insignito, insieme a S. van der Meer, del premio Nobel per la fisica per i
suoi studi sulle particelle che causano l'interazione debole (bosoni intermedi W
e Z) e per la conferma della forza elettrodebole come unione della forza
elettromagnetica e di quella debole. Accademico dei Lincei dal 1985, nel 1988 fu
il primo italiano a essere nominato accademico dell'Unione Sovietica e nel 1994
assunse la direzione dell'International Center for Theoretical Physics di
Trieste (n. Gorizia 1934).