Città dell'Emilia-Romagna e capoluogo della provincia omonima. Dominato
dalle ultime propaggini dell'Appennino, l'abitato sorge alla destra della foce
del Marecchia, sulla costa del Mare Adriatico. 128.656 ab. CAP 47900. •
Econ. - Nota e frequentata stazione balneare,
R. è dotata di
un'imponente attrezzatura ricettiva, presente, sebbene in tono minore, fin
dall'Ottocento. Essa contribuì all'espansione della città,
diventata oggi il centro maggiore della conurbazione balneare che da Milano
Marittima arriva fino alle spiagge marchigiane di Gabicce.
R. è
anche un importante mercato agricolo (viti, ortaggi, alberi da frutto) e sede di
industrie alimentari, chimiche, calzaturiere, del legno e meccaniche. È
inoltre fornita di un importante porto peschereccio. • St. - È
l'antica
Ariminum, fondata dai Romani che ne occuparono il territorio
dopo Umbri e Galli Senoni. Sotto Roma (dal 268 a.C.) rivestì particolare
importanza strategica, diventando punto di partenza di due vie consolari,
l'Emilia, continuazione della Flaminia, e la Pompilia. Dopo aver fatto parte del
Regno gotico, fu conquistata nel 538 dai Bizantini, che la inserirono nella
Pentapoli. Conobbe in seguito le dominazioni dei Longobardi e dei Franchi e fu
da questi ultimi donata alla Chiesa. Divenne libero Comune nel XIII sec. e fu al
centro di lotte fra ghibellini e guelfi. Alla fine del XIII sec. divenne il
centro della signoria dei Malatesta. All'inizio del XVI sec.,
R.
passò ai domini pontifici, rimanendovi fino al 1860. Durante la seconda
guerra mondiale subì numerosi bombardamenti aerei e attacchi navali. La
ricostruzione fu però immediata. ║
Concilio di R.: indetto
nel 359 dall'imperatore Costanzo II, contemporaneamente a quello di Seleucia in
Oriente, in sostituzione di quello progettato a Nicomedia e cancellato a causa
del terremoto del 358, fu il momento più importante della controversia
ariana e rappresentò lo sforzo maggiore dell'imperatore e dei vescovi
ariani per far sì che anche gli occidentali rifiutassero la cosiddetta
formula di Nicea. ║
Manifesto di R.: manifesto delle popolazioni
degli Stati romani rivolta ai principi e ai popoli d'Europa, divulgato in
Romagna in occasione dell'insurrezione iniziata a
R. il 23 settembre
1845, a opera di L.C. Farini. Affermava la necessità e l'urgenza di
alcune riforme per garantire il progresso per via pacifica. Riproponeva i
principi e le aspirazioni dei moderati, che costituivano il nucleo fondamentale
del partito dottrinario. ║
Proclama di R.: proclama emanato da
Gioacchino Murat il 30 marzo 1815, nel quale esortava gli Italiani all'unione
attorno al Regno di Napoli in nome dell'indipendenza italiana, promettendo loro
una Costituzione liberale. Il proclama suscitò molte speranze,
soprattutto tra le classi colte, e ispirò ad Alessandro Manzoni la
composizione del carme
Il proclama di Rimini. • Arte - All'epoca
romana risalgono il ponte di Tiberio, a cinque archi costruito sul Marecchia,
l'arco di Augusto, resti di un anfiteatro, mosaici e il teatro. Al Medioevo
risalgono i resti della cinta muraria malatestiana, il palazzo dell'Arengo, il
palazzo del Podestà e la chiesa di San Giovanni (XIII sec.). Il tempio
malatestiano (1450), eretto da L.B. Alberti su una struttura duecentesca,
è il più importante monumento della città e un simbolo
dell'arte rinascimentale. Nella pinacoteca e nel museo archeologico si trovano
ricche collezioni d'arte. Degna di nota è anche la biblioteca civica
gambalunghiana, fondata da A. Gambalunga e legata al comune dal 1619, insieme al
palazzo nel quale ha sede; contiene circa 212.000 volumi e una serie di preziosi
incunaboli e codici. ║
Provincia di R. (534 kmq; 272.676 ab.): nata
nel 1990 con il distacco di 20 comuni dalla provincia di Forlì, è
situata nel settore sud-orientale della Romagna, tra le Marche e la provincia
forlivese. Il territorio, litoraneo e sublitoraneo, corrisponde in gran parte
alle valli dei fiumi Marecchia e Conca. L'economia si basa essenzialmente sul
turismo. ║
Diocesi di R.: di antichissima origine (313) dipese, per
secoli, direttamente dalla Santa Sede e solo nel 1745 divenne suffraganea di
Ravenna.
Panorama di Rimini