Zool. - Piccolo mammifero insettivoro appartenente alla famiglia degli
Erinaceidi. Uno dei generi più comuni è l'
Erinaceus (detto
comunemente
porcospino), dal corpo tozzo e tondeggiante, lungo 30 cm. La
coda è breve; le zampe sono corte ma robuste, munite anteriormente di
cinque e posteriormente di quattro o cinque dita, fornite di unghie adatte a
scavare. Il muso è allungato, gli occhi sono piccoli, le orecchie corte e
larghe, i denti molto aguzzi. La parte superiore del corpo è ricoperta da
aculei, corti e duri, che particolari muscoli sottocutanei consentono di rizzare
per difesa; in caso di pericolo, gli stessi muscoli permettono all'animale di
avvolgersi in una palla. Dopo cinque o sei settimane di gestazione, le femmine
partoriscono da cinque a sette piccoli. Comune in Europa, Asia e Africa, il
r. vive preferibilmente nei boschi. È attivo per lo più di
notte; si nutre di insetti e piccoli rettili e mammiferi. Al sopraggiungere
della stagione fredda, il
r. va in letargo. Oggi il r. è protetto
in vari Stati. ║
R. di mare: nome comune a molte specie di
echinodermi appartenenti alla classe degli echinoidi. Il corpo è globoso,
di forma più o meno sferica, con la bocca situata nella parte inferiore e
l'ano in quella superiore; la pelle è dura e irta di aculei. Cammina
strisciando per mezzo di pseudopodi. La parte molle interna di alcune specie
è commestibile. • Bot. - Scorza spinosa della castagna, costituita
da quattro brattee ricoperte nella parte più esterna da fitti aculei, che
crescono parallelamente alla maturazione del frutto. • Ind. tess. -
Cilindro cavo di bronzo, la cui superficie esterna è dotata di vari aghi
di acciaio; viene impiegato in alcune macchine (prefilatoi, stiratoi, ecc.) per
la pettinatura delle fibre.
Riccio di scogliera (Paracentrotus Lividus)