(dal nome latino
Rhenus del fiume tedesco
Reno). Chim. -
Elemento chimico assai raro, scoperto nel 1925 da W. Noddack e I. Tacke in
alcuni minerali ricchi di manganese della Norvegia. Simbolo:
Re.
Appartiene al gruppo degli elementi di transizione e in particolare al
7° gruppo A degli elementi della tavola periodica. Il suo numero atomico
è 75, il peso atomico è 186,2. Non si ritrova né libero
né sotto forma di specie mineralogiche distinte, ma in molti minerali
quali molibdenite, columbite, tantalite, minerali di platino, di rame, di
manganese, nelle terre rare e nei meteoriti. Per riduzione con idrogeno secco a
700-800 °C si ottiene
r. metallico sotto forma di polvere di colore
grigio. Il metallo fuso ha invece un colore bianco brillante, con una
densità 21 e un punto di fusione a circa 3.170 °C. Nella maggior
parte dei casi ha sette valenze, ma può presentarne anche da una a sei.
Possiede due isotopi naturali e vari isotopi artificiali. Le sue applicazioni,
limitate a causa della sua rarità e quindi del suo costo, sono nella
preparazione di leghe dure e resistenti per contatti elettrici, componenti
elettronici, componenti aerospaziali, semiconduttori; sotto forma di lega con il
platino, viene utilizzato per termocoppie e nella preparazione di catalizzatori
per il
reforming, data la loro spiccata selettività.