Abitazione, residenza del re. Può coincidere con un unico palazzo o
essere costituita da un complesso di edifici. ║ Per estens. - L'insieme di
coloro che vivono e svolgono la propria attività nella
r., presso
il re: parenti, amici, consiglieri, notabili, ministri, cortigiani, ecc. In
quest'accezione, sinonimo di
corte. ║ Fig. - In senso iperbolico,
casa grande, elegantemente costruita e arredata:
questa casa è una
r.! • Arch. - Il termine è correttamente riferito alle
residenze reali formate da complessi architettonici posti intorno all'edificio
indicato come
palazzo reale. La
r. comprendeva, perciò,
oltre all'abitazione vera e propria del sovrano e della sua famiglia, fabbricati
destinati a varie funzioni e servizi: sovente gli elementi erano collegati al
corpo principale mediante cortili e giardini e compresi in una cinta, per lo
più muraria, che contribuiva all'unità architettonica e funzionale
dell'insieme. Nelle civiltà più antiche, poiché le
costruzioni non si elevavano di norma al di sopra del piano terreno, la
partizione e la funzionalità dei locali era ottenuta attraverso la
progettazione di ali e padiglioni separati, con una precisa destinazione degli
spazi per i servizi, per la servitù, per l'uso residenziale, di
rappresentanza, ricevimento, ecc. Questa tipologia, particolarmente adeguata a
località con clima caldo e a tradizioni con una rigida separazione tra i
sessi e tra classi sociali, risulta essersi mantenuta, in particolare, nelle
r. di Paesi islamici e in Estremo Oriente. Qui le
r. sono
caratterizzate da locali e costruzioni fisicamente e funzionalmente separati tra
loro, collegati mediante l'uso di spazi aperti. Esempi europei di
r., in
quanto organizzazione di spazi ed edifici, sono offerti prima dal tipo del
castello reale del Medioevo, insieme organico di elementi funzionalmente
complementari, poi dalle residenze dei principi durante il Rinascimento -
articolate con giardini e magnifici cortili - e infine dalle realizzazioni
barocche, in cui il palazzo, elemento residenziale per la famiglia, risultava
circondato da un perimetro di parchi assai vasti ospitanti, all'interno,
lussuosi padiglioni, spesso di notevole pregio architettonico e adibiti a vari
usi, e strutture di servizio. Tra il XVI e il XVII sec., infatti, in Europa la
r. si impose come residenza reale alternativa al palazzo, dotata di
maggior sviluppo e articolazione. • St. - La
r., nella Roma dei
sette re, fu la residenza del sovrano, ma, dopo la cacciata dell'ultimo
Tarquinio, divenne sede del collegio sacerdotale dei pontefici. Il capo
dell'ordine, infatti, il
pontifex maximus,
aveva ereditato
alcune delle funzioni sacrali e pubbliche che, in precedenza, erano state
proprie del re (V.
PONTEFICE). L'edificio sorgeva lunga la Via Sacra,
ai piedi del Palatino, e assunse tecnicamente una funzione sacrale di
fanum, cioè di luogo di culto: in particolare, vi si svolgevano
alcuni sacrifici e riti periodici, ad esempio quelli dedicati a Giunone e a
Giano. Al complesso della
r., sede anche degli importanti archivi
compilati dai pontefici, facevano capo altri edifici a carattere religioso, tra
cui il tempio di Vesta e la casa delle sacerdotesse vestali.