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Rydz-Smigly, Edward.

Maresciallo polacco. Studiò Filosofia all'università di Cracovia e si dedicò, in seguito per vari anni, alla pittura. Prese parte poi alla prima guerra mondiale al comando di una legione polacca costituita dai Tedeschi e agli ordini del maresciallo Josef Pilsudski nel cui movimento indipendentista era già entrato prima che cominciasse il conflitto. Capo del P.O.W. (organizzazione militare polacca) nel 1917, fu nominato ministro della Guerra e, alla morte di Pilsudski, del quale era considerato l'erede spirituale, divenne ispettore generale dell'esercito polacco di cui fu poi comandante in capo, nel 1936, subito dopo la sua nomina a maresciallo. Nel 1939 rifiutò il libero passaggio alle truppe sovietiche sul territorio polacco pur essendo conscio del pericolo incombente delle truppe di Hitler. Egli aveva preparato accuratamente un piano di difesa dall'esercito germanico ma la rapidità con cui questo riuscì ad accerchiare le divisioni polacche lo fece fallire in pochi giorni. Riparò allora in Romania assieme ai membri del Governo e al presidente Moscicki; fu un grave errore perché nell'ottobre tutti furono arrestati. Nel dicembre 1940 riuscì a evadere e a raggiungere clandestinamente la Polonia dove si unì alle truppe partigiane; pare abbia perso la vita durante la battaglia di Varsavia (1942) (Brzezany 1886 - forse Varsavia 1942).