Fisico inglese. Professore
di Fisica in varie università; membro della Royal Society, fu nominato
sir (1914), poi lord (1932). Fu insignito nel 1908 del premio Nobel per la
chimica. L'opera di
R. si è svolta in numerosi campi della fisica
e della chimica, principalmente in quelli attinenti alla struttura della
materia. Ricerche sulla ionizzazione nei gas prodotta dai raggi X lo portarono
(1898) ad approfondire il meccanismo dei fenomeni radioattivi; a
R.
dobbiamo l'utilizzo sistematico del concetto di vita media per caratterizzare le
sostanze radioattive, così come la comprensione del meccanismo di
emissione radioattiva, consistente in una disintegrazione o trasmutazione degli
atomi di una sostanza. La teoria che ne seguì ebbe piena conferma dalle
esperienze da lui stesso eseguite con F. Soddy: in particolare, risultò
chiarita la distinzione tra le diverse forme di emissione radioattiva,
rappresentate dalle radiazioni
α,
β,
γ. Le
ricerche sulla emissione radioattiva condussero
R. alla scoperta del
nucleo atomico e (1922) alla formulazione di nuove ipotesi sulla struttura
dell'atomo: nel nuovo modello atomico, detto
atomo di R., l'intera carica
positiva veniva considerata concentrata in un nucleo, attorno a cui ruotavano
gli elettroni negativi. Allo stesso
R. si deve la determinazione delle
dimensioni del nucleo atomico, nonché l'idea di utilizzare le particelle
come proiettili per bombardare il nucleo di diversi elementi e provocare
così artificialmente quelle trasmutazioni che si producono spontaneamente
nel radio (Nelson, Nuova Zelanda 1871 - Cambridge 1937).