Uomo politico italiano. Conseguita la maturità classica, diventò giornalista.
Pacifista e obiettore di coscienza, promosse la fondazione dell'Istituto di ricerche
per il disarmo, lo sviluppo e la pace. Militante nel Partito Radicale dal 1975, ne fu
nominato prima segretario (1981), poi tesoriere (1983). Eletto più volte deputato
(1983, 1987, 1992), rivestì la carica di presidente del gruppo federalista europeo
in Parlamento. Nel 1989 lasciò i radicali per contribuire alla creazione di una nuova
formazione politica ecologista, i Verdi Arcobaleno, nelle cui file venne eletto
consigliere comunale a Roma e di cui divenne coordinatore nazionale nel 1992.
Nominato nell'aprile 1993 ministro dell'Ambiente e delle Aree urbane nel Governo
Ciampi, si dimise dopo un solo giorno in seguito al voto parlamentare che negava
l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi. Fu sindaco di Roma dal
1993 al 2001. Nel 1999, insieme a Romano Prodi, Antonio Di Pietro e Arturo Parisi,
fu tra i fondatori della nuova formazione politica I Democratici, con cui nello
stesso anno venne eletto nel Parlamento europeo. Nel settembre 2000 fu scelto
come candidato premier dall'Ulivo; opposto a Silvio Berlusconi, uscì sconfitto
dalle politiche del maggio 2001. Nel 2002 spinse I Democratici, il Partito
Popolare Italiano e Rinnovamento Italiano a fondersi nel nuovo partito centrista
della Margherita, di cui divenne presidente federale. In vista delle elezioni
europee del 2004, accolse la proposta di Romano Prodi di presentare la lista unitaria
Uniti nell'Ulivo e in occasione delle politiche dell'aprile 2006 aderì alla coalizione
di centro-sinistra dell'Unione. Nel maggio 2006, dopo la vittoria del centro-sinistra,
fu nominato vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali del secondo
Governo Prodi (n. Roma 1954).
Francesco Rutelli