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Rutelli, Francesco.

Uomo politico italiano. Conseguita la maturità classica, diventò giornalista. Pacifista e obiettore di coscienza, promosse la fondazione dell'Istituto di ricerche per il disarmo, lo sviluppo e la pace. Militante nel Partito Radicale dal 1975, ne fu nominato prima segretario (1981), poi tesoriere (1983). Eletto più volte deputato (1983, 1987, 1992), rivestì la carica di presidente del gruppo federalista europeo in Parlamento. Nel 1989 lasciò i radicali per contribuire alla creazione di una nuova formazione politica ecologista, i Verdi Arcobaleno, nelle cui file venne eletto consigliere comunale a Roma e di cui divenne coordinatore nazionale nel 1992. Nominato nell'aprile 1993 ministro dell'Ambiente e delle Aree urbane nel Governo Ciampi, si dimise dopo un solo giorno in seguito al voto parlamentare che negava l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi. Fu sindaco di Roma dal 1993 al 2001. Nel 1999, insieme a Romano Prodi, Antonio Di Pietro e Arturo Parisi, fu tra i fondatori della nuova formazione politica I Democratici, con cui nello stesso anno venne eletto nel Parlamento europeo. Nel settembre 2000 fu scelto come candidato premier dall'Ulivo; opposto a Silvio Berlusconi, uscì sconfitto dalle politiche del maggio 2001. Nel 2002 spinse I Democratici, il Partito Popolare Italiano e Rinnovamento Italiano a fondersi nel nuovo partito centrista della Margherita, di cui divenne presidente federale. In vista delle elezioni europee del 2004, accolse la proposta di Romano Prodi di presentare la lista unitaria Uniti nell'Ulivo e in occasione delle politiche dell'aprile 2006 aderì alla coalizione di centro-sinistra dell'Unione. Nel maggio 2006, dopo la vittoria del centro-sinistra, fu nominato vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali del secondo Governo Prodi (n. Roma 1954).
Francesco Rutelli