Uno dei libri dell'Antico Testamento che non
occupa lo stesso posto nel testo ebraico e nella versione. Racconta la breve e
idilliaca storia di Rut moabita e un episodio del periodo dei giudici,
testimonianza edificante dei costumi familiari dell'epoca. La data è
incerta, ma si propende oggi, soprattutto per ragioni stilistiche (il confronto
tra la lingua di Rut e quella dell'ebraico classico), a considerarlo molto
antico. Ancora più grande l'incertezza circa l'autore. Secondo il Talmud
si tratta di Samuele. Il libro ha scarso valore storico e dottrinario, ma
è suggestivo da un punto di vista poetico.