Giornalista e scrittore italiano. Collaboratore de "Il Mondo" di Mario
Pannunzio, dal 1952 fu redattore e inviato speciale del "Corriere della Sera".
Già a partire da questi primi scritti,
R. raccontò le trasformazioni
e i personaggi dell'Italia, con particolare attenzione ai problemi sociali
e civili della società meridionale. Queste tematiche, affiancate a quelle della
civiltà contadina, delle lotte per la riforma agraria e per l'occupazione delle
terre, della Napoli del contrabbando, dell'emigrazione in Germania, in Svizzera e
Belgio, della difficile integrazione dei meridionali a Torino e delle novità
dell'industrializzazione nel Mezzogiorno furono al centro dei numerosi libri che
R. pubblicò nell'arco di 50 anni. Tra i più importanti ricordiamo:
Baroni e contadini (1955), con cui vinse il Premio Viareggio;
L'Italia
dei poveri (1958);
L'atomo e la Bibbia (1963);
Chi ha più santi
in Paradiso (1964);
Università anno zero (1966);
II fantasma
tecnologico (1968);
I bambini dell'obbligo (1971);
I figli del
Sud (1974);
Terremoto (1981);
II paese di Carlo Levi (1985);
Flaianite (1990);
I nipotini di Lombroso (1992);
Sud specchio
d'Italia (1993);
I re di carta (1996);
È tornato Garibaldi
(2000);
Oh, Flaiano! (2001);
Lettera a Carlo Levi (2001);
Le
olive verdi (2001);
I cugini di New York (2003);
La terra inquieta.
Memoria del Sud (2003);
Israele in bianco e nero (2006).
R. fu inoltre insignito del Premio Marzotto
(1965), del Premio Pannunzio (1991) e del Premio Carlo Levi (2003) per il giornalismo (n. Salerno 1925).