Scrittore romeno. Condannato per alcuni anni al
confino, incarcerato ed esiliato per l'attività svolta nei moti
transilvani e moldavi (1848), scrisse commedie, saggi, pagine di critica
letteraria, diari di viaggio. Della sua ampia e varia produzione ricordiamo:
Cugetări (1855) e il poema
Cântarea României
(1850), inizialmente composto in francese e successivamente tradotto in romeno
da N. Bălcescu e rielaborato da
R. stesso. Negli anni di confino
nell'eremo moldavo di Soveja, lo scrittore rinvenne e trascrisse
Mioriţa, capolavoro
letterario moldavo
(Prodăneştii, Bessarabia 1819 - Iaşi 1859).