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Ruperto di Deutz.

Teologo benedettino. Entrato nel monastero di San Lorenzo di Liegi, fu perseguitato dall'abate Otberto che, nelle lotte per le investiture, si era schierato con l'imperatore. Costretto a lasciare Liegi, peregrinò da un monastero all'altro, sinché intorno al 1120 divenne abate di Deutz. Nelle sue opere, a carattere prevalentemente esegetico, egli cercò di interpretare il senso della storia, intendendo la storia universale come «dispiegazione» della Trinità e, più in particolare, dello Spirito Santo. Era convinto della prossima fine del mondo e considerava la sua epoca sotto questo aspetto. Pertanto, l'Apocalisse di Giovanni, coi suoi sette sigilli, divenne per lui lo schema di sviluppo della storia della Chiesa, attraverso le sette epoche. Il presente rappresentava la fase critica nella quale si sarebbe decisa la lotta tra il Cristo e l'Anticristo. La sua opera inaugurò il Simbolismo tedesco. Molto vasta è la sua produzione. Ricordiamo: De Sanctissima Trinitate et eius operibus, De gloria et honore filii hominis super Matthaeum; De glorificatione Trinitatis et processione Spiritus Sancti, De voluntate Dei, De diviniis officiis (Liegi 1075 circa - Deutz 1130).