Disco pieno o cerchio collegato al mozzo con una serie di
raggi, il quale gira insieme o intorno a un asse centrale. La
r. è
usata per diminuire l'attrito dei veicoli contro la terra facilitandone il
movimento, per trasmettere un moto per contatto diretto, per utilizzare
l'energia prodotta da una corrente fluida o come mezzo di propulsione. Ha
inoltre un elevato numero di altri usi specifici. ║ Fig. -
Ungere le r.
dell'ingranaggio: pagare qualcuno in cambio di facilitazioni o di favori.
║ Fig. -
Mettere il bastone fra le r. a qualcuno: ostacolarlo nel
compimento dei suoi progetti. ║ Fig. -
Essere l'ultima r. del
carro: non avere alcuna importanza. ║ Fig. -
Fare la r.: in
relazione alla cerimonia di pavoni o tacchini, che dispongono a ventaglio le
penne della coda, indica il comportamento di chi si pavoneggia e si loda in modo
eccessivo. ║ Fig. -
Parlare a r. libera: parlare senza
interruzione. ║ Fig. -
Seguire a r.: seguire a distanza molto
breve, arrivare subito dopo. ║
R. della Fortuna: nelle
rappresentazioni simboliche,
r. sulla quale la Fortuna, raffigurata come
una donna, si appoggia con un piede, a indicare l'imprevedibilità della
sorte. Come motivo iconografico ebbe larga diffusione nel Medioevo. • Mar.
-
R. del timone:
r. con la quale il timoniere manovra il timone
della nave. • Mil. - Tipo di acciarino di fucili e pistole antiche.
• Rel. - Nei monasteri di clausura, specie di cassetta tonda che gira in
un'apertura del muro. Essa permette di far passare oggetti dall'esterno verso
l'interno e viceversa, senza che si veda la persona che li fa passare,
poiché la
r. consente l'apertura su un solo lato alla volta.
• St. -
Supplizio della r.: supplizio in uso in Europa nel
Medioevo, che consisteva nel legare il condannato a una
r. in continuo
movimento lasciandolo morire a poco a poco. Era prevista per la condanna dei
delitti più gravi, ma non veniva inflitta alle donne. • Giochi -
R. del lotto: urna girevole dalla quale si estraggono, due volte alla
settimana, i numeri del lotto. ║
R. panoramica: una delle
principali attrazioni dei parchi di divertimento, costituita da una grande
struttura metallica a forma di
r., cui sono collegati sedili o cabine su
cui prendono posto le persone. Fra le
r. panoramiche più famose
ricordiamo quella del Prater a Vienna. • Mecc. -
R. del mulino:
r. che sfrutta l'energia dei venti o quella prodotta da un corso d'acqua
e che viene utilizzata per azionare la macina. ║
R. dell'arrotino:
disco di roccia usato per affilare lame o coltelli. ║ Nella lavorazione
del marmo, pietra arenaria utilizzata per la prima levigatura. ║
R. di
Brunswick: rudimentale utensile per la filatura a mano. • Tecn. - Nei
veicoli di trasporto, la
r. è costituita da una parte centrale
(
mozzo) e da una parte esterna (
corona), spesso collegate mediante
raggi o
razze. La
r. facilita il movimento dei veicoli,
diminuendo il loro attrito con il suolo. Nei veicoli a trazione animale le
r. sono indipendenti l'una dall'altra e girano su assi fissi. La corona
esterna, unita al mozzo tramite una serie di raggi, è di solito protetta
da cerchiature di acciaio. Nelle biciclette e, in genere, nei motocicli, le
r. sono metalliche; il mozzo, dotato di cuscinetti a sfera, è
spesso unito alla corona con raggi di acciaio. Si dicono
lenticolari le
r. delle biciclette in cui il mozzo è collegato alla corona con un
disco pieno, in grado di ridurre l'attrito. Nelle automobili e, in genere, negli
autoveicoli, le
r. sono di lamiera stampata e sono costituite da dischi
legati ai cerchioni, sui quali si inserisce il pneumatico. ║ In molte
applicazioni tecniche la
r. serve a trasformare un moto circolare in un
altro moto circolare con caratteristiche differenti. La
r. di frizione
è in grado di trasmettere il movimento grazie allo sforzo periferico
esercitato sulla
r. condotta dalla
r. motrice. Tali
r. sono
rivestite da materiali con alto coefficiente di attrito. Si definisce
r.
libera un dispositivo mediante il quale due alberi rotanti sono collegati in
modo che il moto dell'albero motore al condotto sia consentito in un solo senso
di rotazione. Un impiego molto importante della
r. libera è quello
della bicicletta, in cui i pedali muovono la
r. solo se spinti in avanti.
Le
r. dentate sono costituite da un mozzo legato a una corona provvista
internamente o esternamente di denti di varie forme e dimensioni, tali da
permettere a due o più
r. di collegarsi fra loro e trasmettersi il
movimento. A seconda che il moto si trasmetta fra assi paralleli, incidenti o
sghembi si hanno
r. cilindriche,
coniche (entrambe possono essere
dotate di denti diritti o denti elicoidali) e
iperboloidiche. Si dice
r. oziosa una
r. dentata che viene inserita fra altre due
r. in modo che esse possano ruotare nello stesso senso, mantenendo
invariato il rapporto di trasmissione. ║
R. idraulica:
r.
utilizzata per sfruttare l'energia prodotta dalla caduta dell'acqua. È in
genere dotata di cassette (si riempie di acqua, spingendo con il suo peso la
r. verso il basso e imprimendole così una rotazione più o
meno veloce) o pale (è direttamente investita dal getto d'acqua, e spinta
a girare). ║
R. propulsiva:
r. a pale che, appositamente
azionata da un motore, è in grado di produrre una spinta propulsiva
quando immessa nell'acqua. Anticamente fu il primo mezzo impiegato per la
propulsione navale: le imbarcazioni erano munite di due grandi
r. al
centro, o di una
r. sola collocata a poppa. Tale sistema di propulsione
è comunque adatto alla sola navigazione fluviale, non a quella in mare
aperto. • Aer. -
R. carenata: in un carrello fisso,
r.
protetta da una carenatura per ridurre la resistenza. ║
R. di
alaggio:
r. che viene talvolta applicata agli scafi degli idrovolanti
per facilitare le operazioni di manovra a terra. • Fis. -
R. di
Perry: apparecchio per lo studio del moto rotatorio di un corpo rigido
intorno al proprio asse. • Elettrotecn. -
R. polare: induttore a
poli salienti. • Agr. -
R. d'acqua: tempo che intercorre fra due
irrigazioni successive di un terreno. • Encicl. - L'antichità
conobbe diverse forme e tipologie di
r., utilizzate in vario modo. Con
ogni probabilità esse furono dapprima impiegate non nei mezzi di
trasporto, ma per la lavorazione di manufatti in ceramica. Le più antiche
testimonianze della diffusione della
r. risalgono al 3400 a.C. circa;
essa sarebbe stata inventata in Mesopotamia e successivamente sarebbe passata in
Cina. In Africa sarebbe stata introdotta intorno al 1700 a.C., mentre rimase del
tutto sconosciuta in Oceania; le popolazioni americane la utilizzarono solo in
cerimonie religiose e rituali, ma non la impiegarono nei veicoli. Le prime
r. erano formate da dischi di legno uniti a un asse orizzontale tramite
un foro al centro; successivamente esse vennero alleggerite praticando altri
quattro fori nel disco. Si ebbero in seguito le
r. a razze, che
comparvero intorno alla metà del secondo millennio a.C. ed ebbero
un'ampia diffusione. Presso i Romani furono notevolmente perfezionate.
Già in periodo classico le
r. erano utilizzate anche in frantoi,
macine e altri strumenti; le prime
r. idrauliche furono ideate dagli
Alessandrini, mentre i Persiani furono i primi a impiegare le
r. per
sfruttare l'energia prodotta dal vento. La creazione delle prime
r.
dentate risale al XIII sec.; esse trovarono ampia diffusione in numerosi
strumenti, primi fra tutti gli orologi. In età moderna, con la
Rivoluzione industriale, la
r. fu largamente applicata alle
attività industriali.
Ruota dentata alla prima fase di lavorazione