Uomo politico statunitense. Appartenente a una
famiglia benestante di immigrati tedeschi, terminò gli studi
all'università di Princeton nel 1954 e si arruolò in Marina.
Lasciato il servizio dopo tre anni, si orientò verso l'attività
politica nelle file del Partito repubblicano e nel 1962 fu eletto deputato al
Congresso. Dopo aver partecipato attivamente alla campagna elettorale di Richard
Nixon, iniziò una brillante e rapida ascesa. Nel 1969 assunse la
direzione dell'ente incaricato di combattere la povertà negli Stati Uniti
e l'anno seguente fu promosso consigliere della Casa Bianca. Nominato
ambasciatore a Bruxelles presso la NATO nel 1972, non venne coinvolto nello
scandalo Watergate e, ritornato a Washington (1974), appoggiò l'ascesa alla
presidenza di Gerald Ford, suo amico da vari anni. Nominato capo degli Uffici
della Casa Bianca, nel 1975 divenne segretario alla Difesa, carica che mantenne
fino al 1977. Dopo oltre un ventennio durante il quale, parallelamente all'attività
manageriale di alto livello continuò la sua opera di consulente esterno alla
Difesa per il Partito repubblicano, nel 2001 venne chiamato dal presidente George W.
Bush a ricoprire la carica di segretario alla Difesa. Esponente di spicco della destra
ultraconservatrice (detta anche
neo-con, titolare del
Progetto per un nuovo secolo americano),
nel marzo 2003 fu una delle figure chiave
nella scelta statunitense di attaccare l'Iraq di Saddam Hussein, accusato di aver
violato le disposizioni ONU in materia di armamenti. Confermato nel suo ruolo alla Difesa
anche all'indomani del secondo mandato presidenziale di Bush jr.,
R. si dimise
nel novembre 2006. Alla base della decisione: la scoffitta dei Repubblicani nelle elezioni
di medio termine, svoltesi nello stesso mese, nonché la fallimentare campagna militare in Iraq
e il suo coinvolgimento nello scandalo delle torture perpetrate ad Abu Ghraib e a Guantanamo (n. Chicago 1932).