Arcivescovo di Pisa. Arcidiacono della cattedrale di
Bologna, dal 1278 fu arcivescovo di Pisa. Ardente ghibellino, cercò di
battere separatamente i due capi del Governo filoguelfo costituitosi a Pisa dopo
la Meloria, Nino Visconti e Ugolino della Gherardesca, facendo allontanare il
primo da Pisa e facendo condannare a morte il secondo per tradimento (1289). In
seguito favorì la cessione della signoria della città a Guido da
Montefeltro. È ricordato da Dante (
Inferno, XXXII-XXXIII)
nell'episodio del conte Ugolino (m. forse Viterbo 1295).