(dal nome dell'omonima città inglese). Gioco a
squadre effettuato con un pallone ovale, e perciò inizialmente noto in Italia come "palla
ovale". Nacque nel 1823 in Inghilterra nella Rugby School su iniziativa
studentesca, mentre solo qualche anno dopo si procedette alla prima stesura
delle norme del gioco. Nel 1871 venne fondata la Rugby Football Union e
nuovamente definito il regolamento, dopo che nel 1863 si era tentato inutilmente
di giungere a un'unificazione tra le regole del calcio (o soccer) e quelle del
r. A partire dal 1880 il
r. si affermò nel resto della Gran
Bretagna, in Francia, in Nuova Zelanda, in Sudafrica e in Australia, passando
poi in Belgio, in Romania, in Portogallo e in Italia. L'organizzazione che
tuttora controlla e tutela a livello internazionale la diffusione del
r.
è l'International Rugby Football Board, fondata nel 1886, mentre i Paesi
mediterranei e dell'Europa continentale aderiscono anche alla FIRA
(Fédération Internationale Rugby Amateurs), costituita nel 1934
con sede a Parigi. In Italia il
r. venne introdotto nel 1911, anno della
prima partita ufficiale, su iniziativa dello Sport Club Italia di Milano, anche
se l'interesse per il gioco si limitò essenzialmente ai circoli
universitari. Nel 1928 fu creata la Federazione Italiana Rugby, nata come
Federazione Italiana Pallaovale, e vennero organizzati i primi Campionati
internazionali. Dal 1995 l'International Rugby Football Board avviò
un'apertura al professionismo che, tuttavia, era stato introdotto dalla fine
dell'Ottocento sotto la supervisione e la gestione della Rugby Football League.
║ Le partite si disputano tra due squadre di 15 giocatori ciascuna, su un
manto erboso lungo dai 95 ai 100 m e largo dai 66 ai 69 m per le linee
delimitanti l'area di gioco, mentre le linee che delimitano l'area complessiva
si definiscono di pallone morto e linee laterali. Il campo di gioco, cioè
il terreno compreso e racchiuso tra le linee laterali e le due linee di meta
(parallele a quelle di pallone morto), è inoltre diviso a metà da
una linea d'invio; in ogni metà campo sono poi tracciati altri due
limiti: la linea dei 22 m, rispetto a quella di meta, e la linea dei 10 m,
rispetto a quella d'invio; a 5 m dalla linea laterale è disegnata la
linea dei 5 m. La linea di fondo o di pallone morto racchiude, a circa 20 m di
distanza da ogni linea di meta, l'area di meta. I prolungamenti delle aree
laterali che racchiudono l'area di meta sono le linee laterali di meta. A
distanze uguali da ogni linea laterale, e sulla linea di meta, sono collocati
due pali rotondi verticali, i pali di porta, alti almeno 4 m e distanti 5,6 m
l'uno dall'altro, uniti trasversalmente a una sbarra posta a 3 m dal terreno. Il
pallone ovale pesa circa 400 g e presenta gli assi maggiori e minori lunghi
rispettivamente 28-29 cm e 19-21 cm. L'incontro, diretto da un arbitro assistito
da due guardialinee, è diviso in due tempi della durata di 40 minuti
ciascuno con un intervallo di 5 minuti in cui, comunque, le squadre non possono
lasciare il terreno. Il gioco consiste nel portare, facendola toccare terra, la
palla nell'area di meta avversaria, o superando con l'ovale la linea, o
calciando la palla al di sopra della sbarra orizzontale della porta. Per la meta
vengono attribuiti cinque punti; ottenutala si acquista il diritto a calciare la
trasformazione, collocando la palla perpendicolarmente al punto in cui è
stata segnata la meta. Se la palla calciata supera la traversa, alla squadra
vanno due punti. Per ottenerne tre si può eseguire il tiro su calcio
piazzato, ossia su calcio di punizione o libero, lanciato in porta oltre la
traversa dal punto in cui è stato commesso il fallo, oppure su calcio di
rimbalzo (
drop), quando un giocatore calcia lasciando cadere il pallone
in corsa e mandandolo in porta oltre la traversa su rimbalzo. Ogni squadra
è composta da un estremo, quattro trequarti (due ali e due centri), un
mediano d'apertura, un mediano di mischia, otto avanti che rappresentano il
pacchetto di mischia articolato su tre linee: la prima è costituita da
due piloni e da un tallonatore, la seconda da due piloni e la terza da due ali e
da un centro. I giocatori possono portare il pallone con le mani con cui lo
possono passare ai compagni in posizione posteriore, mentre i passaggi in avanti
possono essere effettuati solo con i piedi. Il passaggio (trasmissione) di palla
deve essere eseguito esclusivamente con due mani, con una soltanto nel caso di
lancio lungo. È inoltre permesso placcare il giocatore in possesso di
palla con un avvinghiamento agli arti inferiori, alla cintura, ma non con un
arresto tramite la cosiddetta cravatta (o presa del collo); per sfuggire al
placcaggio il giocatore in possesso del pallone può allontanare, spingere
a terra l'avversario con il braccio libero o appoggiargli la mano sulla fronte
(frontino). Ogni volta che il gioco è interrotto per un intervento
involontario (fuorigioco, passaggio errato o contatto della palla con l'arbitro)
si effettua la mischia. I giocatori disposti nelle tre linee regolari,
piegandosi e tenendosi allacciati tra loro, fronteggiano gli avversari con i
quali contendono la palla, introdotta dal mediano di mischia. Questa, spinta
all'indietro, viene raccolta dal mediano d'apertura che la passa ai trequarti,
aprendo così la nuova azione offensiva. Se il pallone esce dalle linee
laterali si verifica la touche: gli avanti di entrambe le squadre si dispongono
su due righe perpendicolari alla linea di rimessa laterale nel punto in cui
è avvenuta l'uscita. Il lancio, effettuato da un atleta della squadra che
non ha fatto uscire la palla, deve essere alto e al centro delle due linee di
giocatori, possibilmente in prossimità del compagno di maggiore
agilità (saltatore), mentre gli altri cercheranno di proteggerlo dagli
attacchi degli avversari, in modo che il saltatore conquisti il pallone. Risulta
vincitore chi realizza il maggior numero di punti, anche se la partita
può concludersi in una situazione di parità. Una variante è
offerta dal
r. a tredici con squadre composte di 13 atleti ciascuna e con
una semplificazione delle norme per velocizzare il gioco. Le differenze
più evidenti sono la soppressione delle terze linee, l'abolizione delle
touches per le rimesse laterali e l'accettazione del tenuto, nel
r. a quindici considerato invece falloso.
Tornei per nazioni
• Prima della nascita della "Coppa del mondo", il torneo più prestigioso era il
"Five Nations" (Cinque Nazioni). Al torneo partecipavano Scozia, Inghilterra,
Galles, Irlanda e Francia. A partire dal 2000 il torneo è divenuto "Six Nations" (delle sei
nazioni), grazie all'ammissione della nazionale italiana. Svolto regolarmente in tutti
gli anni, tranne che durante le guerre mondiali e nel 1972 per la difficile situazione
in Irlanda del Nord, il torneo assegna oltre al titolo di campione anche titoli secondari:
il Grande Slam alla squadra che riesce a vincere tutte le 5 partite; la Triple Crown
alla squadra appartenente ad una delle tre federazioni britanniche che riesce a vincere
tutti i confronti con le altre tre; la Calcutta Cup, in palio negli incontri tra le squadre
di Inghilterra e Scozia; il "Wooden Spoon" (Cucchiaio di Legno), assegnato alla squadra
classificatasi all'ultimo posto nel torneo; la squadra
che colleziona soltanto sconfitte realizza il cosiddetto "Whitewash".
• La Coppa del Mondo di rugby è il torneo internazionale di rugby a 15 più importante
e viene disputato ogni quattro anni. Si giocò per la prima volta nel 1987 in Australia e
in Nuova Zelanda. Alla nazione vincitrice viene assegnata il "William Webb Ellis Trophy",
intitolato all'allievo della Rugby School ritenuto l'inventore del gioco della palla ovale.
La squadra che si aggiudicherà il trofeo per 3 volte, lo potrà trattenere per sempre nella
propria bacheca. La prima edizione fu vinta dalla mitica formazione neozelandese degli "All
Blacks". Nelle successive edizioni, si affermò due volte il team australiano
(1991, in Inghilterra, e 1999, nel Galles), mentre le altre edizioni sono state vinte dal
Sudafrica (1995, in Sudafrica) e dall'Inghilterra (2003, in Australia contro i padroni di casa,
i quali sfiorarono l'impresa di conquistare definitivamente davanti al proprio pubblico il
"William Webb Ellis Trophy"). L'edizione del 2007 dei giochi fu ospitata dalla Francia.