Critico e
saggista russo. Rivelò la sua profonda preparazione e la sua acuta
sensibilità critica fin dal primo saggio, pubblicato nel
“Messaggero russo” e intitolato
La leggenda del Grande
Inquisitore di Dostoievski (1890). Dedicò quindi la propria
attività al problema religioso con una serie di opere (saggi,
riflessioni, esegesi), tra le quali
Metafisica del Cristianesimo (1907) e
Apocalisse nel nostro tempo (1918). Polemico contro il Cristianesimo,
contrappose l'Apocalisse al Vangelo.
R. considerò la condizione
umana, caratterizzata dal fatto di essere terreni e dal sesso, come un impegno
che deve porsi come traguardo la rivincita liberatrice contro la mortificante
imposizione del peccato originale (Vetluga, Gorki 1856 - monastero
Troicko-Sergeeva Lavra, Mosca 1919).