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Rovigo.

Città del Veneto, capoluogo della provincia omonima. Sorge a 7 m s/m., fra il Po e l'Adige, in una fertile pianura bonificata. 50.960 ab. CAP 45100. • Econ. - Importante nodo ferroviario e stradale, mercato agricolo e centro industriale: stabilimenti chimici, zuccherifici, mobilifici, aziende enologiche, dei laterizi e dell'abbigliamento. • St. - Sorta nell'Alto Medioevo, fu dominio estense nei secc. XII-XV, per passare quindi a Venezia. Fu occupata nel 1797 dall'Austria, a cui ritornò nel 1815, dopo la parentesi napoleonica e l'annessione alla Cisalpina. Insorta nel 1848, entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1866. • Arte - Conserva il palazzo del Municipio, che risale al XVI sec. (ricostruito nel XVIII sec.); il duomo del XVII sec.; una ricca pinacoteca (che ospita le opere di pittori veneti dei secc. XV-XVIII), situata nell'Accademia dei Concordi; le chiese di San Francesco (XV sec., rifatto nel XIX sec.) e della Beata Vergine del Soccorso (XVI sec.), opera di F. Zamberlan con campanile di B. Longhena. ║ Provincia di R. (1.789 kmq; 245.000 ab.): interamente pianeggiante, corrisponde alla regione nota con il nome di Polesine. Situata in prossimità della foce del Po, è soggetta a frequenti inondazioni per la piena e lo straripamento del fiume. Il territorio, assai fertile, si presta a svariate coltivazioni agricole (cereali, barbabietole, vite, tabacco, riso, frutta) e all'allevamento del bestiame (bovini, pollame). Le industrie sono per lo più concentrate nel capoluogo. Numerosi gli zuccherifici. Notevole il turismo nei centri costieri. Centri principali: Adria, Badia Polesine, Lendinara, Porto Tolle.
Rovigo: la chiesa della Beata Vergine del Soccorso