Critico letterario francese. La sua
analisi si è rivolta soprattutto verso gli autori della letteratura
contemporanea, con sporadiche evasioni tra gli autori dei secoli precedenti.
Subì in giovinezza l'influenza di Maurras e dell'Action Française.
Successivamente se ne staccò conservando comunque il gusto dell'analisi
in chiave psicologica o spirituale. Collaborò con il “Figaro
Littéraire” e con altri giornali e settimanali francesi. Della sua
produzione saggistica citiamo:
Anime e volti del XX secolo (1932-36);
Paradiso perduto (1936), una raccolta di quattro studi critici, dedicati
a Chardonne, Colette, Giraudoux e Gide:
Letteratura del XX secolo
(1938-58);
Il mondo classico (1941-51);
Il profeta Péguy
(1944);
L'arte di essere europeo (1934);
Cronaca della
speranza (1943) (Parigi 1896-1973).