Patologo statunitense. Professore di
Patologia dal 1909 al 1945 al Rockfeller Institute for Medical Research di New
York, nel 1909 effettuò con successo il trapianto di un tumore maligno,
un sarcoma che da lui prese il nome, in un pollo e nel 1911 fu in grado di
trasferire questo tipo di tumore ad altri polli attraverso inoculazione di
filtrati acellulari e abatterici. Grazie ai suoi esperimenti
R.
dimostrò la possibile eziologia virale di alcuni tumori maligni
apportando in tal modo un importante contributo alla nuova teoria virale delle
neoplasie. Approfondì inoltre la dinamica delle interazioni ospite-virus
e mise a punto diverse tecniche virologiche attraverso le quali poté
dimostrare la natura maligna del cosiddetto sarcoma di
R. e isolarne il
virus responsabile. Nel 1966 fu insignito del premio Nobel per la medicina e la
fisiologia insieme a C.B. Huggins (Baltimora 1879 - New York 1970). •
Patol. -
Sarcoma di R. o
sarcoma infettivo dei polli: in
oncologia, fibromixosarcoma osservato da
R. nelle specie
Gallus e
da lui riprodotto attraverso inoculazione del filtrato in altri soggetti della
stessa specie. Si tratta di un sarcoma prodotto da un virus oncogeno
appartenente al gruppo dei retrovirus (V.),
cioè quei virus nei quali l'RNA del genoma virale viene trascritto,
grazie a un particolare enzima, per formare DNA. Studi successivi a quelli
condotti da
R. permisero di ottenere l'attecchimento del virus anche in
altre specie, determinandone con maggior precisione caratteri e
proprietà.