Uomo politico francese. Deputato
repubblicano alla Costituente (1848) e all'Assemblea legislativa (1849),
sostenne l'azione di Luigi Napoleone Bonaparte. Dopo l'elezione del principe
Bonaparte alla presidenza della Repubblica,
R. fu nominato ministro della
Giustizia, segnalandosi contemporaneamente nelle iniziative politiche che
portarono al colpo di Stato del dicembre 1851. Venne successivamente creato
ministro dell'Agricoltura (1855), senatore (1856) e incaricato di alcune
significative mansioni diplomatiche, come la conclusione di alcuni trattati
commerciali imperiali con l'Inghilterra e con il Belgio (rispettivamente 1860 e
1861). Fu poi presidente del Consiglio di Stato (1863), rappresentando il
Governo di fronte alle Assemblee, e convinto oppositore dell'Italia per la
risoluzione della questione romana. Dopo le consultazioni del 1869, favorevoli a
un regime parlamentare,
R. si dimise dal Governo, venendo eletto
presidente del Senato. In seguito alla sconfitta di Sedan (settembre 1870),
R. seguì l'imperatore Napoleone III in Inghilterra, ritornando in
Francia l'anno successivo. Venne quindi eletto deputato bonapartista (1872-81),
rinunciando tuttavia alla riorganizzazione politica del partito dopo la morte
del principe Eugenio Luigi Napoleone (1879) (Riom 1814 - Parigi 1884).