Mare (440.000 kmq) che separa l'Asia (penisola
arabica) dall'Africa nord-orientale; si estende per 2.230 km in lunghezza da
Suez a Bab-el Mandeb; nella parte settentrionale si biforca dando origine ai
golfi di Suez, a Ovest, e di Aqaba, a Est, fra i quali si sviluppa la penisola
del Sinai. All'estremità meridionale di essa, in prossimità di
Porto Sudan, il
M.R. raggiunge la sua massima profondità (-2.835 m
s/m.). È separato dal Mar Mediterraneo mediante un istmo costellato da
una serie di laghi e tagliato dal Canale di Suez. Le coste, a tratti rocciose,
presentano scogliere madreporiche, disseminate di isole semisommerse che, nel
tratto centrale e meridionale, formano estesi arcipelaghi (Dahlac, Farasan,
Kamaran, Hanish). Prive di grandi immissari e soggette a una continua
evaporazione a causa del clima caldo e secco della regione, le acque del
M.R. presentano una salinità assai elevata (40%), a fronte di
un'alta temperatura superficiale (25-35 °C). La flora marina è
scarsa e numerose sono le formazioni coralline; caratteristica è la
presenza di alghe rosse (dalle quali ha preso il nome). Dopo l'apertura del
Canale di Suez (1869) il
M.R. acquistò una notevole importanza
come via di comunicazione fra il Mediterraneo e l'Oceano Indiano: oggi l'intensa
attività commerciale marittima fa del
M.R. uno dei mari più
trafficati del pianeta. Sulle sue coste si trovano i porti di Suez e Quseir,
Aqaba, Gidda, Porto Sudan, Hodeida, Massaua e Assab. • Geol. - Nella
teoria della tettonica a zolle, il bacino semichiuso del
M.R. si
formò come protoceano, sviluppatosi a partire dall'Oligocene con
l'assottigliamento della litosfera continentale, processo che fu seguito da due
fasi di espansione del fondale oceanico, avvenute rispettivamente 25.000.000 e
4.000.000 di anni fa.