Scrittore e drammaturgo
italiano. Dalla natia Sicilia si trasferì a Roma assai giovane e fu
introdotto nell'ambiente letterario e giornalistico da G.A. Borghese e L.
Pirandello. Benché già nel 1908 avesse esordito come autore di
teatro con la commedia
La sirena ricanta, cui seguì nel 1911
L'occhio chiuso, è consuetudine far risalire il vero debutto della
sua carriera teatrale al 1918, anno in cui fu rappresentata a Roma con grande
successo
Marionette,
che passione!, che gli valse la
celebrità. Il dramma concerne l'incontro casuale di tre personaggi, la
cui esistenza è come paralizzata, in quanto i protagonisti sono privi
dello slancio vitale che consente di aprirsi e di dialogare con il prossimo. Per
tale tematica l'opera fu accostata ora alla produzione di Pirandello, ora al
teatro cosiddetto “grottesco”, ma di fatto riflette soprattutto il
temperamento lirico e dionisiaco dell'autore, il cui estro straripante è
raramente sottomesso a regole fisse e razionali. La successiva e ricca
produzione teatrale di
R., che in poco più di un decennio compose
25 commedie, non riscosse giudizi unanimi: alcune opere, come
La bella
addormentata (1919),
L'ospite desiderato (1921),
Tre vestiti che
ballano (1927), furono assai apprezzate, mentre altre, fra cui
Amara
(1919),
Primavera (1919),
Giovanni Arce filosofo (1930), furono
apertamente discusse. In generale, il suo teatro appare affidato, più che
alla trama intesa in senso tradizionale, all'episodio e alla tensione drammatica
estemporanea e coloristica. All'attività drammaturgica
R.
alternò quella, non meno cospicua, di narratore e romanziere: le
poesie di
Elegie a Marike (1914), le prose liriche di
Ponentino
(1916) e il romanzo
La fuga (1917) sono considerati i suoi capolavori,
mentre fra le altre opere si annoverano
La morsa (1918);
La mia
esistenza d'acquario (1919);
La festa delle rose (1920);
Le donne
senza amore (1920);
Il minuetto dell'anima nostra (1922);
La donna
che può capire capisca (1923);
C'era il diavolo o non c'era il
diavolo? (1929); inoltre, fu collaboratore del settimanale letterario
diretto da L. Pirandello, “Il Messaggero della domenica”
(Caltanissetta 1887 - Lido di Camaiore, Lucca 1956).