Pittore italiano. Grazie ai suoi frequenti
soggiorni in Francia entrò in contatto con le esperienze della pittura
postimpressionista francese. Il suo linguaggio artistico fu sensibile
soprattutto all'influsso di Gauguin, Matisse e Van Gogh, oltre che dei
secessionisti viennesi. Al 1909 risale la prima esposizione delle sue opere,
caratterizzate da una maniera vagamente espressionistica (
La fanciulla del
fiore, 1910). Dopo la parentesi della guerra, durante la quale fu fatto
prigioniero, tornò a dipingere nel 1919: la produzione di questa seconda
fase rivela una forte tensione drammatica e uno stile più nervoso, e
nello stesso tempo si fa sensibile la ricerca di una maggiore
costruttività formale (
Fanciulla col libro, 1921;
Natura morta
con violino, 1922). Dal 1923 abbandonò ogni attività e fu
ricoverato in manicomio (Venezia 1884 - Treviso 1947).