Regista cinematografico e televisivo
italiano. Compì studi artistici, filosofici e letterari; nel 1936,
scoperta la passione per il cinema americano, produsse, a livello artigianale,
cinque cortometraggi (
Prélude à l'après-midi d'un
faune, 1936;
Daphné, 1936;
La vispa Teresa, 1939;
Il
tacchino prepotente, 1939;
Fantasia sottomarina, 1939). Nel 1938
collaborò alla sceneggiatura e alla regia di
Luciano Serra pilota,
di G. Alessandrini, e nel 1941, per conto del ministero della Marina,
girò il film semidocumentaristico
La nave bianca, in
collaborazione con il regista militare F. De Robertis. Questa pellicola,
nettamente di propaganda, fu seguita da altre due,
Un pilota ritorna
(1942) e
L'uomo della croce (1943), a formare quella che venne
considerata la sua “trilogia della guerra fascista”. L'impegno del
regista con il regime fascista fu però di breve durata e nel 1944, di
concerto con un gruppo di amici, tra cui S. Amidei e A. Consiglio,
sviluppò il progetto per un lavoro che presentasse la città di
Roma oppressa dalla paura, ferita nel profondo dall'esperienza della guerra. Il
film,
Roma città aperta (V.),
uscì nel 1945, diventando il capostipite di quella corrente
cinematografica caratteristica dell'Italia del dopoguerra che sarebbe stata il
Neorealismo. Nel 1946
R. realizzò
Paisà (V.), nel quale, ripercorrendo il viaggio
degli Alleati dallo sbarco in Sicilia alle rive del Po, volle presentare una
serie di situazioni e personaggi strettamente legati alla guerra e alla sua
tragica quotidianità. Nel 1947 diresse
Germania anno zero (V.): il film, narrando il peregrinare di un
ragazzo tedesco nella Berlino distrutta dalle bombe e il suo suicidio finale,
appare come la rappresentazione di una crisi morale ed esistenziale che in quel
momento si faceva sentire ovunque in Europa. Nel 1948
R. abbandonò
le prospettive storico-sociali della sua arte per dedicarsi ad argomenti e
motivi più personali e intimisti, presenti ne
L'amore (1948),
Francesco,
giullare di Dio (1950) e nella cosiddetta
“trilogia della solitudine”, composta da
Stromboli,
terra
di Dio (1949),
Europa ‘51 (1952) e
Viaggio in Italia
(1954), tutti interpretati dalla seconda moglie del regista, l'attrice svedese
I. Bergman. Nel frattempo
R. girò altri film, da
La macchina
ammazzacattivi (1948-51) a
La Gioconda (1953), da
I sette peccati
capitali (1952) a
Dov'è la libertà (1953), a
La
paura (1954), e nel 1957 partì per un viaggio-studio in India.
Attratto da quel Paese per il suo forte misticismo, ne ritornò carico di
suggestioni che riversò nel suo
India (1958). Nel 1959
realizzò
Il generale Della Rovere, vincitore del Leone d'oro alla
mostra del cinema di Venezia
ex-aequo con
La grande guerra di
Monicelli, e nel 1960
Era notte a Roma, ambientato durante la seconda
guerra mondiale. Sempre nel 1960, in occasione delle celebrazioni per il
centenario dell'unità d'Italia in programma per l'anno successivo,
R. realizzò
Viva l'Italia, una sorta di grande affresco
sulle imprese di Garibaldi e dei Mille; il Risorgimento fu alla base anche di
Vanina Vanini (1961). In quegli anni il regista decise di sperimentare
nuovi mezzi di comunicazione visiva e iniziò a scrivere e dirigere per la
televisione, a volte in collaborazione con il figlio Renzo. Nel 1964 padre e
figlio realizzarono
L'età del ferro, un programma composto da
cinque episodi di chiaro intento didattico. Nel 1966
R. girò
Presa del potere di Luigi XIV, seguito da
La lotta dell'uomo per la
sua sopravvivenza (1967), diretto dal figlio e da lui solo curato,
L'idea
di un'isola (1967),
Atti degli Apostoli (1968),
Socrate
(1970),
Pascal (1971),
Agostino d'Ippona (1972),
L'età
di Cosimo (1973),
Cartesius (1974). Nel 1974 tornò al cinema
con
Anno uno, dedicato alla figura di A. De Gasperi, e nel 1975
realizzò la sua ultima opera cinematografica,
Il Messia, una
rivisitazione laica della vita e delle opere del Cristo.
R. fu anche
regista teatrale. Nel 1953 diresse l'
Otello di Verdi e la
Giovanna
d'Arco di Claudel e Honegger (quest'ultimo lavoro fu ridotto
cinematograficamente nel 1954 nel film
Giovanna d'Arco al rogo) e nel
1961
Uno sguardo dal ponte (Roma 1906-1977).