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Rosselli, Carlo.

Scrittore, economista e uomo politico italiano. Allievo di G. Salvemini, fu professore all'università Bocconi di Milano e all'Istituto superiore del Commercio di Genova. In seguito al delitto Matteotti si iscrisse al Partito Socialista Unitario e insieme al fratello Nello, a G. Salvemini e a E. Rossi fondò nel 1925 il foglio antifascista clandestino “Non mollare!”. L'anno successivo, con P. Nenni, diede vita ad un'altra pubblicazione, “Il Quarto Stato”. Si dedicò all'organizzazione dell'emigrazione clandestina di perseguitati politici; per aver favorito la fuga in Corsica di F. Turati fu confinato a Lipari, da dove riuscì a fuggire con E. Lussu e F.S. Nitti riparando all'estero. Rifugiatosi in Francia, vi costituì il movimento Giustizia e Libertà, del quale rimase la guida fino alla morte. Nel 1936 combatté nella guerra civile spagnola schierandosi con le forze repubblicane; tornato in Francia, fu assassinato con il fratello Nello. R. fu autore di diversi scritti di argomento politico, fra i quali ricordiamo Socialismo liberale (1930), revisione critica del Marxismo, pubblicato in Francia. Prezioso documento storico e umano è l'Epistolario familiare. Carlo e Nello Rosselli alla madre (1914-1937) (1979), raccolta delle lettere inviate dai due fratelli alla madre Amelia Pincherle (Roma 1899 - Bagnoles de l'Orne, Alençon 1937).