Filologo e storico della filosofia
inglese. Vicecancelliere dell'università di Oxford dal 1941 al 1944, ebbe
vari incarichi in commissioni economiche e politiche e fu presidente della
commissione d'inchiesta sui giornali inglesi (1947). In campo filosofico si
dedicò soprattutto allo studio di Aristotele, del quale, in
collaborazione con J.A. Smith, tradusse tutte le opere e curò l'edizione
critica di molte di esse. Fra i suoi scritti si ricordano:
Il giusto ed il
buono (1930) e
Fondamenti dell'etica (1939) (Thurso, Caithness 1877 -
Oxford 1971).