Confraternita esoterica sorta in Germania nei primi anni del XVII sec. Nel 1614
apparve infatti un testo anonimo,
Fama fraternitatis Rosae Crucis, sulle
vicende di C. Rosenkreuz, cavaliere del XV sec., iniziato in Oriente alle
discipline misteriche. Negli anni successivi vennero pubblicati alcuni scritti,
tra cui il romanzo
Le nozze chimiche (1616) di J.V. Andreae, in cui
furono elaborate le norme di una religione universale. I rosacrociani, sostenuti
da una letteratura mistica e teosofica, si diffusero così in tutta
l'Europa settentrionale, dichiarandosi portatori di un sapere assoluto,
acquisito e tramandato da Rosenkreuz. Di questa conoscenza magica e ermetica, il
medico inglese R. Fludd diede un'ampia esposizione nell'
Apologia dei
rosacroce (1616), mentre nel XVIII sec. la Massoneria adottò alcuni
simboli e caratteri esoterici della setta, il cui nome, nell'Ottocento,
indicò esclusivamente un livello di iniziazione massonica.