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Rorschach, Hermann.

Neuropsichiatra svizzero. Compì gli studi a Zurigo, Berlino, Bonn. Lavorò in alcuni ospedali psichiatrici svizzeri e a Mosca, approdando infine all'ospedale cantonale di Herisau. Influenzato dalle teorie psicoanalitiche di Freud, di Jung e dalla psichiatria di Bleurer, elaborò un metodo proiettivo per lo studio della personalità, basato su un test che da lui prende il nome. Non riuscì a formularlo completamente dal punto di vista teorico per la sua prematura scomparsa. La maggior parte dei risultati raggiunti dal suo metodo sono tuttavia documentati nel suo Psycodiagnostik (1922) (Zurigo 1884 - Herisau, Appenzell 1922). ║ Test di R.: test proiettivo tra i più noti e usati, basato sull'interpretazione verbale di macchie di inchiostro riportate in una serie di dieci tavole. Il soggetto sottoposto ad esame è invitato a descrivere ciò che egli riesce a vedere in tali macchie, alcune delle quali colorate. L'essenza di questo reattivo sta nella polivalenza dello stimolo visivo, peraltro notevolmente ambiguo, che lascia adito a un'ampia libertà dei processi associativi e quindi delle risposte. La ricchezza e la complessità di una risposta va posta in rapporto sia con la complessità della vita psichica del soggetto, sia con la sua capacità di verbalizzazione. La risposta viene interpretata come una estrinsecazione delle caratteristiche tipologiche del soggetto che, attraverso un gioco di libere associazioni, può fornire preziose indicazioni sulla sua personalità, sulla sua intelligenza ed, eventualmente, sulle sue problematiche psichiatriche. Nel 1936 nacque negli Stati Uniti la «Rorschach research exchange», una rivista che si occupa delle problematiche connesse al test di R., e nel 1939 fu fondato il R. Institute di New York. La rivista più autorevole in questo campo in Europa, «Rorschachiana», nacque nel 1945.