Denominazione scientifica, derivata dall'omonimo termine latino (che
significa possedimenti dei Romani), del complesso dei territori in cui si
diffuse la lingua latina e si svilupparono successivamente le lingue neolatine o
romanze. Nell'età antica, la
R. si estendeva in direzione
Est-Ovest dalla Dacia (odierna Romania) alla penisola iberica e in direzione
Nord-Sud dalla Britannia all'Africa settentrionale, identificandosi quindi con i
territori dell'Impero, fatta eccezione per le aree (Grecia, Asia Minore) dove
continuò a prevalere, nonostante il dominio romano, la lingua greca. Dal
punto di vista linguistico, la
R. costituiva un'area abbastanza compatta,
poiché il linguaggio uniforme e diffuso dell'amministrazione imperiale
proveniente da Roma influì sulle diverse realtà etniche, sociali e
culturali delle varie regioni conquistate. Solo nel IV sec. d.C., con il
decentramento amministrativo attuato da Diocleziano, si crearono i presupposti
per un sempre più netto frazionamento della vasta zona di lingua latina,
in quanto tale situazione determinò la diffusione, a livello locale, di
innovazioni e di particolarità linguistiche. Un notevole impulso alla
limitazione territoriale della
R. fu dato poi dalle invasioni di popoli,
le lingue dei quali soppiantarono il latino nei Paesi da essi sottomessi:
è il caso della Dacia, parte della quale cadde nel 257 sotto il dominio
dei Visigoti di lingua germanica; dell'attuale Belgio, conquistato nel 358 dai
Franchi che vi importarono il fiammingo; della Britannia, occupata nel V sec.
dagli Angli e dai Sassoni; dell'Africa settentrionale, conquistata nel IX sec.
dagli Arabi. Con il passare dei secoli si ebbero altre modificazioni, che
interessarono la penisola italiana con l'invasione dei Longobardi; la Francia,
con la netta separazione fra il francese settentrionale e il provenzale; la
Spagna, con la dominazione araba. Fu solo durante la rinascita dell'età
carolingia che, con il risveglio culturale europeo, gli intellettuali si resero
pienamente conto del divario che ormai separava il latino, lingua ufficiale
scritta, dai numerosi volgari, i quali si andarono progressivamente affermando e
diedero origine alle attuali lingue nazionali. Attualmente, la
R.
è circoscritta alle terre in cui oggi si parlano lingue neolatine o
romanze: italiano, francese, spagnolo (castigliano e catalano), portoghese,
ladino e romeno.