Ingegnere e uomo politico italiano. Iscritto sin dal 1904 al Partito
Socialista, fu deputato a Torino dal 1919 al 1924 e direttore del «Grido
del Popolo». Arrestato nel 1926 con l'accusa di essere un antifascista, fu
inviato al confino dove rimase fino al 1931. Tornò a Roma nel 1933 e nel
1945 venne nominato ministro dell'Interno e dei Lavori pubblici e del Lavoro e
previdenza sociale; fu eletto senatore nel 1948. Tra i protagonisti della
seconda scissione del PSI (dopo quella operata da Saragat), fondò il PSU,
poi riunitosi con altri gruppi socialisti nel PSDI. Nel 1954 e nel 1957 fu
ministro dei Lavori Pubblici nei Gabinetti Scelba e Segni (Tortona, Alessandria
1887 - Roma 1958).