Granduca russo. Figlio di un fratello dello zar Alessandro II, allo
scoppio della prima guerra mondiale fu nominato comandante supremo degli
eserciti russi e nel 1914-15 diresse con buon successo le campagne offensive
contro gli Austro-Ungarici in Galizia, riportando tuttavia una sconfitta a
Gorlice a opera di A. von Mackensen (maggio 1915). Fu quindi esonerato dalle sue
funzioni e inviato a comandare l'esercito del Caucaso; all'atto dell'abdicazione
dello zar (15 marzo 1917) riassunse il comando supremo, ma la sua designazione
non fu accolta dal nuovo Governo rivoluzionario. Internato in Crimea,
poté espatriare nel 1919 e riparò in Francia (Pietroburgo 1856 -
Antibes 1929).