Rivoluzionaria francese. Educata a principi di libertà e democrazia,
sposò Jean-Marie Roland de la Platière; al suo fianco
iniziò la propria attività politica, divenendo in breve una delle
più rappresentative esponenti del partito della Gironda durante la
Rivoluzione. Quando il marito divenne ministro dell'Interno, ella lo
guidò con fermezza e intelligenza. In seguito alla vittoria dei
giacobini, venne ghigliottinata. Durante la lunga prigionia scrisse le sue
memorie, pubblicate nel 1795 con il titolo
Appello all'imparziale
posterità, di notevole interesse da un punto di vista documentario
(Parigi 1754-1793).