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Roland Holst van der Schalk, Henriëtte.

Poetessa e donna politica olandese. Esponente del Partito socialista olandese, occupò una parte di primo piano nella seconda Internazionale; al congresso dell'Internazionale socialista del 1904, a nome della delegazione olandese, presentò un rapporto sullo sciopero generale come arma di lotta del proletariato. Nel 1905 intervenne ancora sul problema dello sciopero generale, scrivendo una relazione nella quale esponeva la tesi secondo cui un grande sciopero poteva sperare di riuscire solo a due condizioni: o proponendosi un obiettivo limitato che godesse di un largo appoggio dell'opinione pubblica, o in quanto preludio di una rivoluzione. Qualsiasi altro tipo di sciopero generale sarebbe invece stato destinato al fallimento. Nel 1908 partecipò alla scissione operata nel Partito socialdemocratico olandese dalla corrente di sinistra, contraria alla politica parlamentare dei socialdemocratici accusati di indebiti compromessi con i liberali. Nel 1909 il gruppo fondò il Partito socialdemocratico indipendente di cui la R. divenne uno dei massimi dirigenti e che fu la base costitutiva del Comunismo olandese. Nonostante la sua collocazione di sinistra, la R. si fece interprete di un Socialismo idealistico, morale e fortemente internazionalistico e verso la fine degli anni Venti, sotto l'influenza di Tolstoj e di Gandhi, di cui scrisse le biografie, iniziò a professare un ideale di Socialismo cristiano. Molto apprezzate furono le sue traduzioni delle opere di W. Morris. Fu poetessa e scrittrice feconda e scrisse anche una biografia di G. Garibaldi. Tra le opere principali citiamo: La nuova nascita (1902), Vie in ascesa (1907), La donna nella foresta (1912), La festa della rimembranza (1916), Frontiere abolite (1918), Acquisizioni (1927), Rinnovamenti (1929), Fra tempo ed eternità (1934) (Noordwijk 1869 - Amsterdam 1952).