Militare e uomo politico colombiano. Entrato nel Governo conservatore di M.
Ospina Pérez come ministro delle Comunicazioni (1949), nel 1951, sotto il
nuovo Governo conservatore presieduto da L. Gómez, assunse il comando
generale delle forze armate colombiane, partecipando anche alla guerra di Corea.
Nel 1953, mentre il Paese era devastato dalla guerra civile,
R.
capeggiò l'insurrezione militare che depose il presidente
Gòmez, assumendo la leadership del Paese. Nel 1954 si fece eleggere alla
presidenza della Repubblica, adottando una linea dura con cui intendeva
ristabilire l'ordine. Instaurò un regime di tipo populista, ispirato al
peronismo argentino, ma non riuscì a mettere ordine nella caotica
situazione economica del Paese, né a stroncare la resistenza popolare.
L'aggravarsi della situazione indusse i due partiti tradizionali, il liberale e
il conservatore, a raggiungere un accordo di compromesso, costringendo
R.
a lasciare il potere poco dopo essere stato rieletto nel 1957. Ritornato
dall'esilio spagnolo (1958), assunse la leadership della formazione di destra
ANAPO (Alianza Nacional Popular) (Tunja 1900 - Bogotà 1975).