Uomo politico francese. Consigliere al Parlamento di Metz (1780), deputato agli
Stati Generali (1789), ebbe una parte preponderante nell'organizzazione del
nuovo sistema finanziario. Fondò il «Journal d'économie
publique, de morale et de législation» (1796) e fu nominato membro
dell'Institut. Aderì al colpo di Stato di Napoleone (1799), del cui
regime divenne alto dignitario. Alla Restaurazione riconobbe Luigi XVIII, ma,
avendo accettato durante i Cento giorni un seggio alla Camera dei Pari, perdette
tutte le sue dignità nobiliari, che riebbe solo da Luigi Filippo nel
1832. Fu autore di numerosi scritti raccolti in un'edizione postuma del 1854-59
(Metz 1754 - Bois-Roussel 1835).