Città (71.094 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento della
Charente-Maritime, nella Francia occidentale; è situata nella parte
più interna di un'ampia insenatura dell'Oceano Atlantico, fra le punte di
Minimes e La Pallice, di fronte alle Ile de Ré e Ile d'Oléron.
• Econ. -
R. è un importante centro peschereccio e
mercantile; il traffico, in particolare quello destinato alla navigazione
transoceanica, si concentra nel porto di La Pallice. L'economia di
R. si
basa anche sull'allevamento bovino ed equino, sull'agricoltura (cereali, uva) e
sull'industria (metallurgica, meccanica ed elettromeccanica). • St. -
R. divenne un centro di rilievo a partire dal XII sec. quando,
successivamente alla distruzione del castello di Châtelaillon a opera di
Guglielmo IX, duca di Aquitania, il luogo fu fortificato e la città, che
si era sviluppata intorno al castello, si organizzò in Comune.
Passò alternativamente dalla dominazione dell'Inghilterra a quella della
Francia: sotto il dominio inglese godette di un'ampia autonomia e di grandi
privilegi con i Plantageneti fino al 1224, quando tornò ai Francesi; nel
1360, con il Trattato di Brétigny, venne nuovamente conquistata dagli
Inglesi finché, 10 anni più tardi, si ribellò alla
guarnigione inglese ed entrò definitivamente a far parte del territorio
francese. L'importanza economica, che fino al XV sec. aveva fatto di
R.
uno dei principali centri commerciali del continente europeo, nel secolo
seguente si tramutò in importanza politica. La città divenne,
infatti, la sede ufficiale del Partito ugonotto, tanto che nel 1558 vi si tenne
un concistoro; dopo la Pace di Saint-Germain
R. si tramutò in un
vero e proprio centro di resistenza dei protestanti nei confronti del Partito
cattolico. Parallelamente crebbe la rilevanza culturale della città, che
fu eletta a sede della corte della regina di Navarra. Dopo che i principali capi
ugonotti sopravvissuti alla strage di San Bartolomeo (1572) si erano rifugiati a
R., Carlo IX ordinò a Enrico duca d'Angiò di assediare la
città; al di là di ogni aspettativa, tuttavia,
R.
resistette a lungo e costrinse Carlo IX a firmare il celebre trattato di
R. (1° luglio 1573), con cui ai protestanti fu riconosciuto il
libero esercizio del loro culto a
R., Nîmes e Montauban. Quando,
nel 1627, scoppiarono le ostilità tra Francesi e Inglesi, la città
si schierò contro questi ultimi che cominciarono, così, il secondo
assedio di
R. (12 ottobre 1627); dopo una lunga resistenza gli ugonotti
furono costretti ad arrendersi. Questa sconfitta segnò l'inizio del
declino di
R., aggravatosi dopo la revoca dell'Editto di Nantes (1685),
che indusse gli elementi più attivi a cercare rifugio all'estero. La
città rifiorì soltanto all'epoca di Luigi XV, quando fu di nuovo
un grande centro di cultura e il suo porto tornò ad assumere un ruolo di
primo piano nel commercio coloniale, principalmente con il Canada. Nel 1763,
tuttavia, la cessione del Canada all'Inghilterra, segnò l'inizio di un
nuovo periodo di crisi. • Arte - La città, che nei suoi vecchi
quartieri conserva l'aspetto caratteristico di antico borgo marinaro, è
circondata dalle rovine delle mura medioevali, tra cui spiccano, accanto alla
porta dell'Orologio del XII sec. (ma portata a termine nel XVIII sec.), vari
edifici di pregevole fattura risalenti ai secc. XIV-XVI: la torre della Catena
(1375) a guardia del porto, la torre di San Nicola (1317-45) e la torre della
Lanterna (1445-68). Tra i monumenti, si ricordano: la cattedrale (XVIII sec.),
la chiesa romanica di Sant'Eutropio (secc. XI-XII), la casa rinascimentale di
Diana di Poitiers e il municipio (1486-1607) gotico-rinascimentale. Degno di
nota è il Museo d'Orbigny-Bernon, che conserva un'interessante collezione
di maioliche, per la cui produzione
R. cominciò a distinguersi a
partire dal XVIII sec.