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Robson, Mark.

Regista cinematografico statunitense di origine canadese. Nel 1932 entrò come costumista alla Fox, divenendo in seguito montatore per la RKO. Con questo incarico lavorò in Quarto potere (1941), L'orgoglio degli Amberson (1942), Terrore sul Mar Nero (1943), tutti diretti da O. Welles. Nel 1942 curò personalmente Il bacio della pantera di J. Tourneur; esordì nella regia con La settima vittima (1943) di V. Lewton. Seguirono La nave fantasma (1943), Il vampiro dell'isola (1945), Manicomio (1946), film del genere horror fantastico in cui R. riuscì con efficacia a ricreare atmosfere inquietanti e misteriose. Dalla collaborazione con il produttore S. Kramer nacquero i film più incisivi e animati da grande tensione emotiva: Odio (1949), sul tema del razzismo; Il grande campione (1949) e Il colosso d'argilla (1956), sull'ambiente pugilistico e le sue contraddizioni; Questo mio folle cuore (1950), melodramma sentimentale; La locanda della sesta felicità (1958); Dalla terrazza (1960); La valle delle bambole (1967). Contemporaneamente diresse alcuni film a soggetto bellico, quali Gioventù sfrenata (1944), Vittoria sulle tenebre (1951), I ponti di Toko-Ri (1955) e Limbo (1972). Tra le altre pellicole, si ricordano: Intrigo a Stoccolma (1963), Terremoto (1974) e il postumo Avalanche Express (1979), concluso da M. Hellmann (Montreal 1913 - Londra 1978).