Teologo italiano. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1560, studiò
prima al Collegio Romano, poi a Padova e a Lovanio. Ordinato sacerdote nel 1570,
insegnò Teologia a Lovanio fino al 1576, quando fu richiamato in patria a
ricoprire la cattedra di Controversie al Collegio Romano: frutto dei suoi 13
anni di lezioni sono le
Disputationes de controversiis christianae fidei
adversus huius temporis haereticos, pubblicate nell'edizione
definitiva nel 1596. Nel 1589 Sisto V lo inviò in Francia come coadiutore
del legato pontificio, il cardinale Caetani; l'anno seguente,
R.
tornò a Roma, dove fece parte della commissione per la revisione della
Vulgata e divenne rettore del Collegio Romano. Dal 1597 fu teologo della
Penitenzieria ed esaminatore per la nomina dei vescovi, fino a essere proclamato
cardinale da Clemente VIII (1599). Arcivescovo di Capua nel 1602, fu di nuovo a
Roma dopo l'elezione a papa di Paolo V (1605), che lo volle come suo
consigliere: così
R. intervenne in tutte le principali questioni
del tempo, dall'interdetto di Venezia (1606) alla controversia anglicana
(1607-09), ai processi a G. Galilei, G. Bruno e T. Campanella. Moltissimi sono i
suoi scritti: oltre alle già menzionate
Disputationes, degni di
nota sono il
De doctrina christiana (edizione minore, 1597; edizione
maggiore, 1598), primo esempio moderno di esposizione della dottrina cattolica
in forma dialogica, il
De scriptoribus ecclesiasticis e il
De arte
bene moriendi. Fu beatificato nel 1923 da Pio XI, che nel 1930 lo
proclamò santo e l'anno seguente dottore della Chiesa
(Montepulciano, Siena 1542 - Roma 1621).